“La squadra di Antonino La Gumina contro quella di Francesco Di Mariano. Una sfida che da piccoli avrebbero potuto organizzare per strada, con gli zaini a segnare le porte, pronti a litigare per decidere se il tiro a mezza altezza sia andato o no oltre la traversa, che in quelle occasioni è sempre immaginaria ed è proporzionata per altezza al portiere di turno. Invece questa partita domani si giocherà allo stadio “Barbera” alle 15: la squadra di La Gumina sarà il Palermo, quella di Di Mariano il Novara.
I due palermitani sono coetanei, entrambi sono classe 1996, ma La Gumina (6 marzo) è più grande di un mese e quattordici giorni rispetto al suo concittadino (20 aprile). In città, però, non si sono quasi mai incontrati. Potevano essere compagni di squadra negli allievi nazionali del Palermo se solo il percorso di Di Mariano e dei rosanero dopo essersi incrociato, fosse proseguito sulla stessa strada, ma alla fine non è successo. E a pensarci bene anche organizzare la partitella per strada sognando quella di domani al “Barbera” sarebbe stato difficile: La Gumina era di Tommaso Natale, Di Mariano di Borgo Nuovo. Praticamente due mondi del tutto differenti. Il rosanero, poi, a tre anni è andato a vivere a Carini e quando è entrato nei pulcini del Palermo ha fatto il pendolare fra campo di allenamento e casa. L’attaccante del Novara, invece, a tre anni si è ritrovato sul campo di calcio dello zio Totò Schillaci al “Ribolla” e non è più uscito fino a quando, a tredici anni, non è andato al Lecce.
Tecnicamente e tatticamente potrebbero giocare insieme. Più prima punta, ma di grande movimento, La Gumina; trequartista ed esterno d’attacco Di Mariano. In questa stagione ha giocato di più l’attaccante del Novara che in nove presenze ha segnato due gol, mentre il suo collega in cinque presenze, e non tutte da titolare, ha realizzato un gol. Domani è già certo del posto Di Mariano, mentre le azioni di La Gumina sono in continua ascesa dopo il gol al Parma e l’impatto che ha avuto sulla partita a Frosinone sabato scorso dopo il suo ingresso in campo. Nel Palermo la concorrenza è forte e Tedino deve valutare bene chi fra lui, Trajkovski ed Embalo può partire titolare accanto a Nestorovski. Anche se chi resterà fuori sa già che il posto in squadra, sia pure in corso d’opera, ci sarà lo stesso così come è avvenuto fino ad ora. Nel Novara, invece, Corini una maglia per Di Mariano la trova sempre, anche a costo di cambiargli ruolo. «Con me – dice Corini – ha già giocato in almeno tre o quattro posizioni diverse con ottimi risultati. La sua posizione in campo dipenderà dalle valutazioni sulla condizione di altri giocatori e sull’impegno infrasettimanale di martedì prossimo»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.