Repubblica: “La Federcalcio si fa la sua tv. Un canale con app solo per gli azzurri”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla Federcalcio che pensa ad una sua tv.

Il braccio di ferro per l’Under 21 tra Rai e Federcalcio è destinato a rimanere un ricordo. Il futuro delle nazionali è l’autonomia. Anche televisiva. Anche se, per raccontarlo, bisogna mettersi d’accordo sul concetto stesso di tv: da che Netflix è Netflix, non è più stata la stessa. Ora, anche la Figc è pronta a lanciare la propria rivoluzione in streaming: un canale OTT dedicato alle nazionali del calcio. Immaginate di comprare un televisore e, accanto a servizi come Youtube, trovare anche un canale della Nazionale. Oppure di scaricare la app sul telefonino. Con cui magari rivedere contenuti on-demand di vecchie partite, vittorie storiche o prodotti confezionati in studio. Ma anche guardare in tempo reale un match di qualificazione agli Europei U21 o l’amichevole di preparazione della Nazionale femminile ai prossimi Mondiali in Australia. Il nuovo canale partirà dalla stagione 2023/24. E ha tutto per essere una sorta di “pesce pilota” anche per la Lega di Serie A, che da anni lavora all’idea di un proprio canale senza però affondare il colpo.

L’idea della Federcalcio è di sfruttare la tecnologia per coinvolgere maggiormente i propri fan, visto che il canale garantirebbe un sistema di interazioni, magari premiante, del tipo: se commenti in diretta, puoi vincere una maglia azzurra oppure i biglietti per una partita. Basta registrarsi. Come nell’Nfl americana. Soprattutto, l’uso della tecnologia apre a un pubblico giovane, che difficilmente il pomeriggio si siede sul divano davanti alla tv ma che usa regolarmente smartphone e computer. In più avere utenti profilati vuol dire poter offrire agli sponsor la possibilità di vendere i propri pro  dotti direttamente ai tifosi, conoscendone i gusti e le abitudini sui social.

Un pizzico invasivo, ma anche un modo per allargare il monte dei 46,6 milioni di introiti dalle partnership commerciali.
Attenzione, però: l’autonomia non potrà che essere limitata. Almeno per qualche anno il canale non potrà trasmettere le partite della squadra del ct Mancini: i diritti per i prossimi anni sono tutti gestiti da Fifa e Uefa, visto che l’Italia non ha amichevoli in programma, quindi almeno quelle le vedremo sulla tv tradizionale. E allora i prodotti di punta del nuovo canale saranno giovani e ragazze. Il volano per l’accelerazione è stato proprio lo strappo con la Rai sui diritti di Under 21 e femminile: il 31 dicembre è scaduto l’accordo e sono iniziati i discorsi per rinnovare. Fino agli scambi di e-mail di marzo, pochi giorni prima del raduno dell’Italia dei grandi. Lettere infuocate che hanno significato la fine delle trattative per un nuovo accordo. Il detonatore che ha permesso di accelerare col progetto di un canale proprio. Da alcuni mesi la Federazione lavorava a una “media factory” che produce contenuti per i canali social. Marzo è servito come test: 18 eventi tra cui 15 partite delle nazionali e 3 live show per un milione e mezzo di visualizzazioni, con 1.176.446 utenti unici connessi.