Repubblica: “La difesa rosa, bunker della serie B”

L’edizione odierna de “La Repubblica”, in vista del match di venerdì sera contro l’Empoli, analizza la difesa del Palermo, la migliore della serie B:

Un anno di tempo per trasformarsi da banda del buco a bunker. Addirittura fortezza impenetrabile per dodici volte in campionato su ventitré partite giocate. L’anno scorso la difesa del Palermo ha chiuso il campionato retrocedendo dalla A e subendo 77 gol. In questa stagione le reti subite sono solamente 17. Ovviamente è diverso il campionato, la composizione della difesa e l’allenatore. Ma i progressi soprattutto per chi quei gol li ha subiti sono stati decisamente netti: Posavec da portiere nell’occhio del ciclone sta lentamente recuperando posizioni nell’indice di gradimento dei tifosi. L’esame di laurea per i rosanero arriverà venerdì sera alle 20,30 a Empoli. La miglior difesa del campionato andrà a giocare sul campo del migliore attacco della serie B. Sono 48 i gol realizzati dai toscani, sedici in più di quelli messi a segno dal Palermo. Ben 33, invece, le reti incassate dagli azzurri, quasi il doppio di quelle subite dai rosanero. Sia Bruno Tedino che Aurelio Andreazzoli stanno già studiando mosse e contromosse per avere la meglio sull’avversaria in una partita che numeri alla mano si preannuncia spettacolare. All’andata lo è stata, anche se i rosanero ancora si mordono le mani per il fallo da rigore commesso da Gnahorè dopo il novantesimo che ha permesso all’Empoli di fissare il risultato sul 3-3. Quella fu anche la partita in cui nella prima mezzora si è visto il miglior Palermo della stagione: squadra corta, passaggi di prima e occasioni pericolose create sia su palla inattiva che su azione. Rispetto a un girone fa l’Empoli ha cambiato allenatore, Vincenzo Vivarini, ma concetti e pericolosità dei giocatori toscani non sono certo diminuiti: Caputo, capocannoniere della B con 16 gol, e Donnarumma, 13 reti, hanno realizzato insieme quasi lo stesso numero di gol di tutto il Palermo. I rosanero sono già stati messi alla prova contro attacchi pericolosi: sul campo del Frosinone, secondo migliore della B con 43 reti, la porta palermitana è rimasta inviolata; stessa cosa contro il Perugia, club terzo per realizzazioni a quota 39. Il segreto del Palermo, a sentire Bellusci, è decodificare le giocate delle squadre avversarie e bloccarle all’inizio. Tedino ha insegnato ai suoi giocatori a riconoscere i movimenti degli avversari che poi porteranno alla costruzione di una o di un’altra azione da gol. Prove sul campo e video degli avversari sono alla base della preparazione che porterà alla partita di venerdì. Il concetto chiaro a tutti quelli che partecipano alla fase difensiva del Palermo è che riuscendo a bloccare i rifornimenti a chi si presenta sotto porta tutto diventa più semplice“.