“La sua rabbia l’ha sfogata durante la partita inviando messaggini su messaggini ai suoi più stretti collaboratori per criticare l’atteggiamento della squadra in campo e l’andamento della gara contro l’Udinese. Poi, con il passare delle ore, Maurizio Zamparini ha smaltito la delusione e ha deciso di avere ancora pazienza e di concedere ulteriore tempo a Roberto De Zerbi. Se saranno solo altri quattro giorni, quelli che mancano alla sfida contro il Cagliari, lo sapremo solo al termine della gara di lunedì sera. Una fiducia forse a tempo, ma pur sempre un’apertura di credito da parte di un presidente che in passato ha esonerato tanti allenatori per molto meno. E siccome, va bene la pazienza, ma Zamparini è pur sempre Zamparini, il presidente avrebbe iniziato una serie di sondaggi con i possibili candidati all’eventuale successione di De Zerbi. Tra questi Reja e Mandorlini con il primo da sempre oggetto dei desideri del suo conterraneo friulano. In sostanza Zamparini ha accettato due dati di fatto incontrovertibili. Il primo è che De Zerbi è un giovane, che è alla sua prima esperienza in serie A, che ha bisogno di tempo e che, almeno nelle intenzioni, ha la stessa idea di calcio propositivo che ha proprio Zamparini. Il secondo dato è che la squadra che De Zerbi ha a disposizione non è certo di primissimo piano, tanto che lo stesso presidente avrebbe già dato mandato a Daniele Faggiano di sondare il mercato alla ricerca dei rinforzi giusti da prendere a gennaio. Il problema è con quale classifica il Palermo arriverà a gennaio. De Zerbi ha dichiarato che il campionato dei rosa è tutto basato sull’obiettivo di lasciarsi alle spalle tre squadre. Così il torneo del Palermo è, al momento, un torneo con Crotone, Empoli e Pescara. Un mini campionato che vedrà un solo vincitore. De Zerbi va dritto per la sua strada e lo fa con il materiale umano che ha a disposizione. Giovedì sera, dopo la partita, la doccia e le interviste di rito, l’allenatore bresciano ha voluto tutta la squadra a cena insieme nel ritiro di Mondello. Un modo per fare gruppo e per cercare di ridare fiducia a una squadra con il morale sotto i tacchi. Il tecnico ha fatto le ore piccole parlando con il direttore sportivo Faggiano, con l’executive manager Baiguera e, in collegamento telefonico, con il presidente Zamparini. Da questo summit notturno è venuta fuori la linea della società sulle gestione della crisi. Una tregua e una fiducia che Zamparini ha voluto concedere anche dopo aver sentito il suo consulente Gianni Di Marzio. Lo stesso consulente che fu tra i primi a proporgli il nome di De Zerbi. Un allenatore del quale Zamparini si è subito innamorato incontrandolo nelle ore in cui Ballardini comunicava via sms la sua intenzione di lasciare il Palermo. Un allenatore che adesso Zamparini, incredibile ma vero, vuole difendere concedendogli un altro bonus da giocare lunedì contro il Cagliari che ha incassato ventitré reti. Un record che ne fa la difesa più battuta mentre la seconda è quella del Palermo che, dei diciannove gol al passivo, ne ha subiti undici solo nelle ultime tre gare. Ecco, la fase difensiva è quella che Zamparini rimprovera a De Zerbi che, a suo dire, penserebbe più ad attaccare che ad evitare gol. Una caratteristica del tecnico che il presidente conosceva prima di decidere di ingaggiarlo “. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.