Repubblica: “La «cooperativa» Palermo, adesso giocano tutti. Ventun giocatori su 25 utilizzati…”

“Una cooperativa rosanero. Il Palermo in questo inizio di stagione è riuscito a trasformare un possibile ostacolo in uno degli aspetti positivi della gestione di Ballardini prima e De Zerbi poi: in una rosa in cui non spiccano grandi individualità è la forza del collettivo a trascinare la squadra. In sei partite di campionato, infatti, sono ventuno i giocatori che hanno giocato almeno un minuto in maglia rosanero. Si arriva a ventitré, inoltre, se si considera anche la partita di coppa Italia contro il Bari. Sono rimasti a guardare per il momento il secondo e terzo portiere Fulignati e Marson, l’infortunato Trajkovski e per scelta tecnica il centrocampista Bouy, uno dei volti nuovi arrivati nell’ultimo mercato, oltre che l’esterno sinistro Pezzella. De Zerbi nelle quattro partite in cui ha guidato la squadra da quando si è insediato non ha mai schierato la stessa formazione. E nell’ultima contro la Juventus ha anche portato al massimo il concetto di cooperativa rosanero: visto che le statistiche dei flussi di gioco dei bianconeri dicono che la squadra di Allegri non fa entrare spesso gli attaccanti avversari in area di rigore, il tecnico ha lasciato fuori Nestorovski, uno che negli ultimi sedici metri praticamente prenderebbe anche casa, per schierare un giocatore con caratteristiche tecniche differenti da quelle del macedone come il più mobile Balogh. L’estremizzazione del concetto “tutti importanti, nessuno indispensabile” non si applica però a Diamanti. Per lui, che di presenze ne ha messe insieme quattro, ma che da quando è arrivato è sempre partito titolare, per ammissione diretta di De Zerbi è l’unico che può sfuggire alla regola. «Uno come lui – ha detto l’allenatore del Palermo nell’ultima conferenza stampa pre partita – se sta bene, gioca sempre». A scendere sempre in campo e giocare tutti i minuti fin qui disputati dai rosanero dall’inizio del campionato sono stati solamente in tre: il portiere Posavec e i terzini Rispoli e Aleesami. I due giocatori di movimento sono quelli che hanno spostato gli equilibri delle prestazioni del Palermo: esterni di centrocampo nelle prime due partite nel 3-5-2 con Ballardini, terzini della difesa a quattro nella prima versione del 4-3-3 di De Zerbi, fino alla collocazione più avanzata nel 3-4-2-1 del Palermo che è nato nel secondo tempo di Pescara contro il Crotone. Anche dopodomani a Genova contro la Sampdoria De Zerbi potrebbe cambiare qualcosa e schierare per la prima volta contemporaneamente Bruno Henrique e Jajalo, fino a questo momento mandati in campo l’uno al posto dell’altro. In questo caso potrebbe riposare Gazzi. Nel 3-4-2-1 di De Zerbi domenica si potrebbe rivedere anche il difensore Rajkovic dal primo minuto che ieri ha preso parte alla partitella in famiglia di metà settimana contro gli Allievi con una maschera protettiva per la frattura al setto nasale subita a Pescara. A completare il terzetto difensivo ci saranno Goldaniga e Gonzalez. Per il resto della formazione che sarà impiegata contro la Sampdoria (arbitrerà Mariani) Diamanti e Hiljemark saranno i titolari sulla linea dei due trequartisti a supporto dell’unica punta, Nestorovski”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”. 

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Redazione Ilovepalermocalcio