L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sugli attacchi nei confronti di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio. Il Viminale rimanda a Palazzo Chigi che quel decreto ha scritto e in quella formulazione, non arriverà alcuna circolare interpretativa. Ci sono questioni giuridiche e di metodo che agitano il governo: a fronte di un decreto già approvato dal Parlamento che costituisce la cornice delle misure e dei diversi Dpcm, che valore giuridico può avere l’interpretazione delle norme affidata alle Faq redatte da funzionari, non firmate, pubblicate sui siti di governo? «Un’ingenuità e un’illegittimità – dice Sabino Cassese, giudice emerito della Consulta – Nelle materie che riguardano la libertà delle persone la Costituzione prevede che ad intervenire sia la legge. E in quelle materie invece abbiamo non la legge, non il decreto presidenziale, non il Dpcm ma addirittura la Faq». Marta Cartabia parla di «frangente drammatico nella storia del Paese e dell’umanità» e indica nella Costituzione «la bussola necessaria per navigare nell’alto mare aperto dell’emergenza e del dopo- emergenza».