Repubblica: “La beffa dei boss mafiosi scarcerati per il virus. La metà è ancora a casa”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui boss scarcerati per il virus. Il costruttore boss Pino Sansone, l’ex vicino di casa di Totò Riina, ha ottenuto gli arresti domiciliari a fine aprile, nel pieno dell’emergenza Covid. Ed è ancora lì, a casa sua, nonostante l’accusa pesante di aver tentato di riorganizzare un pezzo di Cosa nostra. Gino Bontempo, il ras della mafia dei pascoli che razziava i contributi europei per i Nebrodi, è rimasto ai domiciliari. Stesso beneficio per l’ergastolano Ciccio La Rocca, il padrino di Caltagirone su cui aveva indagato il giudice Falcone.
Sono 112, tra boss e trafficanti di droga, che non sono più tornati in cella nonostante il decreto del ministro della Giustizia Bonafede.