Repubblica: “«La B colpa mia, Baccaglini tornerà in A». Zamparini fa il punto all’indomani della retrocessione e alla vigilia dell’addio: «Paul farà bene»”

“Il giorno dopo la retrocessione del Palermo Maurizio Zamparini è a casa. E proprio nel momento in cui sul sito ufficiale rosanero appare la nota della società sul closing, lui sta raccogliendo asparagi e carciofi. «Mia moglie fa la contadina e semina – dice Zamparini – io raccolgo. Il comunicato è condiviso per tempi e forma: siamo stati tutto il fine settimana in riunione per definire i dettagli. La due diligence ormai è finita». Ci pensa che sta lasciando il Palermo in B, nella stessa categoria in cui lo ha preso? «È stata una stagione completamente sbagliata, anche per le mie scelte. Sbagliare allenatore per un club che si deve salvare è un errore fondamentale. Ho sbagliato, ma non è che i miei allenatori avessero a disposizione fenomeni. Calciatori bravi e non da penultimo posto: lo dimostrano i risultati con Fiorentina e Chievo. Anche se il Palermo di Verona non mi è piaciuto. Ho mandato un sms a Bortoluzzi per dirgli che la squadra ha giocato malissimo. Il mio è un ciclo e come tale comincia e finisce. Quello che ho fatto è lì. Ho cercato imprenditori interessati all’acquisto in Sicilia, ma li ho trovati all’estero. Mi fa male che il Verona sia retrocesso senza polemiche, mentre il Palermo va in B con questo clima. Come se prima di me il club avesse vinto dieci scudetti». Quanto tempo dovrà passare prima che i tifosi tornino a valutarla positivamente? «Non mi importa. Pochi non vedono che il mio è stato il Palermo più vincente. Chi odia è ovunque. Quando ero a Venezia c’era un gruppo di contestatori guidato da Luca Casarini che diceva “meglio in C senza Zamparini che in A con lui”. Adesso scopro che si è trasferito a Palermo e le cose che mi dicono sono le stesse. Con me porterò il ricordo della gente che mi ha voluto bene. Tornerò a Palermo, ma seguirò la squadra solo da tifoso». Cosa spera il tifoso Zamparini? «Che il Palermo di Baccaglini torni in alto. Mi fa male leggere che gli consigliano di allontanarmi. Come se fossi l’ultimo degli appestati. Chi lo dice non conosce la realtà. Il Palermo ha un bilancio buono e si può fare una squadra competitiva per tornare in A. Baccaglini terrà Nestorovski, Rispoli e chi sarà ritenuto utile alla risalita. Il Palermo si troverà un budget per la B da 25-30 milioni di euro e sarà la corazzata della B». Pensa di essersi fidato troppo dei suoi consulenti? «Gli errori sono stati solo miei e di nessun altro. Le storie degli slavi, di Di Marzio, di consulenti occulti che decidevano per me sono inventate. Ascolto molto, ma alla fine quello che ha deciso nel bene e nel male sono stato sempre io. Ho consigliato a Baccaglini di crearsi uno staff tecnico di persone importanti, deve trovare il Guidolin della situazione. Il Palermo tornerà in A già l’anno prossimo. Sarebbe un fallimento se non lo facesse». Fallimento sportivo o economico? «Assolutamente sportivo. Abbiamo messo i conti in ordine. Mi ha scritto l’agenzia delle entrate: mi è arrivato lo sgravio delle cifre che chiedevano con tanto di scuse. Ma non finisce qui. Per colpa loro è arrivato il pignoramento da Unicredit. Chiederò 20 milioni di euro per danni». Se le chiedo il prezzo del Palermo risponde come in conferenza stampa («cazzi miei», ndr)? «Stiamo definendo il prezzo esatto. Non è importante quanto mi daranno, ma quanto investiranno. Al momento del closing si saprà tutto, perché la cifra sarà scritta sui bilanci. Ho investito nel corso degli anni più di una ottantina di milioni di euro. Al momento della cessione la cifra potrebbe essere forse un po’ più bassa, ma si ragiona sempre lì attorno perché altrimenti nel computo totale ci rimetterei troppo».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.