L’edizione odierna di Repubblica si occupa dell’emergenza coronavirus in Italia. Attività ordinarie ospedaliere di nuovo sospese, posti letto riconvertiti per curare il Covid. Riprendono i trasferimenti dei pazienti fra gli ospedali. È stata riattivata la Cross: il sistema della Protezione Civile che trasporta i malati da una regione all’altra. Dismessa dopo la prima ondata, mai usata nella seconda, dal 17 febbraio ha già spostato 15 malati: 12 dal Molise, 2 dall’Umbria e 1 dalle Marche, soprattutto verso Lazio e Puglia.
La situazione non dovrebbe migliorare per 10-15 giorni. Secondo il monitoraggio di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute di venerdì, l’occupazione media delle rianimazioni è passata dal 24% al 26% in una settimana e si avvicina alla soglia di allarme del 30%. L’asticella è già superata in 11 fra Regioni e province autonome, secondo i dati di ieri dell’Agenzia per i servizi sanitari (Agenas): Umbria (59%), Trento (53%), Molise (49%), Abruzzo (41%), Lombardia (40%), Marche (40%), Bolzano (37%), Friuli Venezia Giulia (36%), Emilia Romagna (36%), Toscana (32%) e Piemonte 31%. Anche il tracciamento dei casi perde terreno. Le Asl riescono a ricostruire la catena dei contagi solo nel 28% dei casi.
Sugli ospedali, anche la giornata di ieri ha imposto il suo carico: 46 ricoveri in rianimazione in più (sono 2.571) e 327 nei reparti ordinari (sono 20.701). Il 23 febbraio le intensive erano a 2.146 e i reparti normali a 19.570. Le rianimazioni occupate erano 4.068 il 3 aprile 2020 e poche decine in estate.