L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’app immuni. Nelle prime schermate si sottolinea che non verranno raccolti nomi, cognomi, date di nascita, indirizzi o numeri di telefono. Le uniche informazioni che Immuni invia al ministero della Salute sono l’area nella quale si risiede e lo stato di funzionamento della app stessa. Se dovesse capitare a noi di risultare positivi al test, potremo decidere se acconsentire o meno all’invio della notifica agli altri. L’app darà indicazioni su come misurarsi la febbre o isolarsi.