Repubblica: “Italia, caos sui rientri dall’estero. Le regole per gli arrivi extra Ue e la falla nel sistema dei controlli”
Che caos per chi arriva in Italia dall’estero dopo l’emergenza Coronavirus. L’edizione odierna di “La Repubblica” fa chiarezza sulle regole che devono rispettare tutti coloro che arrivano in Italia da paesi esteri. Chi, arrivando in Italia dall’estero, deve rispettare l’obbligo di quarantena?
Tutti i passeggeri che non provengono dai 26 Paesi dell’area Schengen ( 22 della Ue più Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), Gran Bretagna e Irlanda del nord.
Anche coloro che provengono dai 14 Stati a cui l’Europa ha riaperto le frontiere?
Sì, almeno fino al 14 luglio, da Algeria, Australia, Canada, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Thailandia, Tunisia e Uruguay si può entrare in Italia ma con l’obbligo di quarantena.
Che tipo di controlli vengono effettuati alle frontiere italiane, aeree, navali e terrestri?
I controlli sono affidati alla polizia che verifica la documentazione di chi arriva alle frontiere esterne ma non a quelle interne all’Unione europea.
Dunque, se un passeggero arriva in Italia direttamente con un volo proveniente da un Paese extra Schengen deve presentare un modulo in cui dichiara dove intende trascorrere il periodo di isolamento fiduciario e sottoporsi ai controlli richiesti. Ma se transita da un altro Paese europeo che non ha adottato le stesse restrizioni italiane, è facile sfuggire a qualsiasi controllo.
Che succede a chi parte da un Paese extra Schengen ma arriva in Italia transitando dall’Europa?
Deve autodenunciarsi alla Asl chiunque arrivi in Italia ma nei 14 giorni precedenti sia stato in area extra Schengen. La documentazione deve essere consegnata al vettore aereo al momento della partenza.
Agli arrivi ai banchi della polizia si deve consegnare il modulo di autocertificazione.
Dove si deve trascorrere il periodo di quarantena?
In qualsiasi indirizzo il passeggero sia nelle condizioni di rimanere isolato da altre persone. Se il domicilio indicato è in un Comune diverso da quello di arrivo deve raggiungerlo il più presto possibile con un mezzo privato, un volo interno, un taxi, un’auto a nolo.
È possibile sottrarsi all’obbligo di quarantena? Cosa si rischia?
Il mancato rispetto dei 14 giorni di isolamento fiduciario è punito con sanzioni penali, così come le false dichiarazioni ai controlli di polizia.
Nei 14 Paesi della lista a cui la Ue ha riaperto le frontiere gli italiani possono andare per turismo?
Sì, gli italiani possono viaggiare per turismo in tutti i Paesi dell’area Schengen, Gran Bretagna e Irlanda del Nord e nei 14 Paesi extra Schengen, ma rientrando da questi ultimi devono stare in quarantena.
E negli altri Paesi ancora vietati si può andare o tornare?
Sì ma solo per motivi di lavoro, salute, necessità e adesso anche di studio.