L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle ulteriori misure restrittive per arginare l’emergenza Coronavirus. Misurazione della febbre prima di partire, mascherine a bordo, posti distanziati e una dettagliata documentazione sui motivi dello spostamento e sulla reperibilità per i 14 giorni di quarantena. Da ieri una nuova ordinanza firmata dai ministri dei Trasporti De Micheli e della Salute Speranza regola in modo ancor più stringente l’ingresso in Italia dall’estero. Che si parta in aereo, treno, nave o bus, è necessario consegnare al momento dell’imbarco alla compagnia una dichiarazione con i motivi del viaggio ( giustificato solo per lavoro, salute o necessità), l’indirizzo dell’abitazione o del luogo in cui si intende passare il periodo di quarantena, il mezzo con cui lo si raggiungerà e un numero di telefono per le comunicazioni durante i 14 giorni. Stessi obblighi per chi viaggia in auto. Saranno i responsabili della compagnia, all’imbarco, a misurare la temperatura. Da 37,5 in su non si parte. La compagnia dovrà distribuire le mascherine ai passeggeri che non ne sono dotati e garantire posti ad almeno un metro di distanza. Chiunque arrivi dall’estero è obbligato a comunicare la sua presenza all’azienda sanitaria territorialmente competente che dovrà essere informata dell’insorgenza di eventuali sintomi. Se dal luogo di sbarco non è possibile raggiungere il domicilio di quarantena sarà la Protezione civile regionale a indicare dove svolgere l’isolamento a spese del passeggero. Sarà poi possibile cambiare domicilio. Per raggiungere il domicilio non sarà possibile prendere un mezzo pubblico ma un taxi, un’auto a nolo o essere presi da un familiare. Divieto di ingresso nei porti italiani per le navi estere, comprese quella da crociera a cui sarà proibita la sosta con equipaggio a bordo e senza passeggeri.