Repubblica: “Inchiesta Juve, l’intercettazione di Andrea Agnelli: «Il problema è tutta la me*** che non si può dire»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta alcune intercettazioni in merito all’inchiesta sulla Juventus.

«Non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene. Dall’altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti e soprattutto la merda… perché è tutta la merda che sta sotto che non si può dire». Parole di Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, al telefono con Maurizio Arrivabene, amministratore delegato dei bianconeri. La conversazione risale al 3 settembre 2021. E fa parte di quelle intercettate e finite agli atti della procura di Torino, che ha chiesto il rinvio a giudizio di 13 dirigenti. E spiega come i manager bianconeri fossero perfettamente a conoscenza del sistema delle plusvalenze messo su per abbellire, secondo l’accusa, il bilancio. Tanto da accordarsi con il capitano Giorgio Chiellini sugli stipendi. E produrre “libri neri” sull’attività dell’ex direttore sportivo Fabio Paratici.

Secondo i pm «la crescita dei costi (in particolare degli acquisti e degli stipendi dei calciatori tesserati) non è stata casuale, ma una ben precisa scelta aziendale». A dirlo è il dirigente Cherubini in una conversazione con Agnelli. Nella quale parla del «progetto che è stato fatto da Higuain in poi» per far fronte a «una rosa che sta tendendo a invecchiare». E l’altro dirigente Cerrato conferma: «Poi è stato fatto un all in con Ronaldo, De Ligt e così via e subito dopo è arrivato il Covid». Quella dei bilanci in difficoltà per la pandemia è quindi più o meno una bugia per giustificare, secondo l’accusa. Mentre si torna a parlare del messaggio Whatsapp di Chiellini ai compagni. In cui l’ex capitano cita “Fabio” (Paratici” e “il presidente”. E ricorda agli altri di «non parlare» di questo accordo.