Repubblica: Rosa in vendita. Zamparini “Chiama” gli americani, presto l’incontro. Per Foschi contratto triennale

“La smentita era scontata, ma proprio dalla smentita, paradossalmente, arriva la conferma che i contatti tra Maurizio Zamparini e la famiglia Viola sono bene avviati e che nei prossimi giorni ci sarà un incontro per parlare del Palermo. Ieri “Repubblica” ha scritto di un appuntamento tra il presidente rosanero e la famiglia di imprenditori italo americani in programma nella prima decade di giugno. Una notizia smentita con un tweet da John Viola. «Dal 5 al 12 giugno sarò in Piemonte con la Niaf». Scrive Viola che smentisce la data dell’incontro, ma al tempo stesso conferma che sarà in Italia. Quindi l’incontro magari non sarà nella prima decade di giugno, ma ci sarà nei giorni successivi. È chiaro che Viola ha una sua strategia che nelle ultime settimane lo ha portato a smentire ogni interessamento per il Palermo e ogni notizia che lo possa in qualche modo legare alle vicende della società. Ma è altrettanto chiaro che la sua famiglia è interessata al Palermo o, quanto meno, intermediari che lavorano per la famiglia italo americana, hanno manifestato un certo interesse. Cosa confermata anche dal presidente Zamparini che in questa fase delicata non si sbilancia. «Ci sono una serie di gruppi interessati al Palermo – dice Zamparini – C’è un gruppo malese, uno cinese, uno arabo e quello statunitense. Io però sino a questo momento ho parlato solo con degli intermediari e da uno di loro ho saputo che i Viola in questi giorni saranno in Italia e, mi farebbe piacere poterli incontrare». Se volete, quello del presidente Zamparini, può essere definito un equilibrismo dialettico, ma è chiaro che in questa fase ogni singola frase deve essere pesata e ponderata per non urtare la suscettibilità della controparte e per mantenere una condotta corretta in un affare nel quale sono in ballo milioni di euro. Certo è che questi sono giorni caldissimi per il Palermo e per il suo futuro. Un doppio futuro, uno societario e uno tecnico. E se nel primo caso Zamparini deve soppesare le parole per non mettere in pericolo certi equilibri, sul fronte tecnico il presidente va avanti come uno schiacciasassi. «Rino Foschi è il direttore sportivo del Palermo – dice rispondendo a una precisa domanda sul futuro del diesse – Foschi ha già firmato un contratto (si parla di un triennale ndr). Manca la mia firma ma solo per un problema logistico. Rino lavorerà certamente con noi». È vero che sino a quando il contratto non sarà operativo tutto può accadere, ma è anche vero che questa firma di Zamparini è soltanto un passaggio burocratico che sancirà il ritorno del dirigente romagnolo in viale del Fante. C’è però da risolvere un problema non di poco conto. Foschi ha detto chiaro e tondo a Zamparini che vuole carta bianca sulla gestione tecnica e soprattutto non vuole Ballardini sulla panchina rosanero. «Ballardini è l’unico tecnico che ho sotto contratto – dice in maniera sibillina Zamparini – e quindi è l’allenatore del Palermo». Sino a quando però Zamparini non lo dice. Del resto c’è un contratto da 400 mila euro che lega Ballardini al Palermo anche per la prossima stagione e il presidente vorrebbe trovare una soluzione che non pesasse troppo sulle casse della società. La linea Ballardini è quella che sponsorizza Gianni Di Marzio che sta mediando tra le parti incontrando ora l’allenatore ora il presidente. La sensazione è che il rapporto tra il Palermo e Ballardini sia agli sgoccioli. Del resto, non è un mistero che Foschi abbia iniziato le consultazioni per trovare un nuovo tecnico. Al casting hanno partecipato Giampaolo, Simone Inzaghi, Oddo, Baroni e Stellone. Uno di loro sarà il prossimo allenatore rosanero”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierne de “La Repubblica”.