L’edizione odierna di “Repubblica” parla del ritorno dei tifosi negli stadi.
Se il dato sarà in controtendenza lo scopriremo solamente domenica. Fatto sta che se in Italia, e in particolare in tutta la serie A, nella prima giornata di campionato sessantamila biglietti sono rimasti invenduti, in Sicilia si respira voglia di calcio.
Sull’isola – si legge – semmai a pesare saranno ancora una volta le infrastrutture: a Messina, per esempio, al di là del fatto che la prima giornata si giochi fuori casa, i tifosi non riescono a mandare giù il fatto che lo stadio non sia ancora agibile e che il derby contro il Palermo della seconda giornata si disputerà fuori casa. A Catania, invece, nonostante i tifosi rossazzurri abbiano già dimostrato di essere pronti a mettere mano al portafogli per dare una mano alla società, non c’è un dato ufficiale sull’andamento della campagna abbonamenti anche perché pure nel caso degli etnei il debutto in campionato avverrà in trasferta. A tirare la volata però ci pensano i tifosi del Palermo. Restano quasi 500 tessere rispetto ai 2.375 posti che il Palermo ha messo in vendita per tutta la stagione. Il club deve garantire, infatti, una quota di 125 biglietti della capienza massima consentita ( 2.500 posti in caso di restrizioni) per la tifoseria ospite.