L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sull’Athletic Palermo e in particolar modo sulla missione di Abdul.
Abdul Sangarè, giovane centrocampista ivoriano dell’Athletic Club Palermo, è un esempio di resilienza e amore per la vita. Arrivato in Italia nel 2018 dopo un viaggio traumatico, il venticinquenne ha superato guerre, prigionia e povertà per trovare una nuova speranza nel calcio. Il suo percorso di vita lo ha portato dalla Costa d’Avorio alla Sicilia, passando per il Mali e la Libia, dove ha vissuto l’orrore della prigionia e ha rischiato la vita. Dopo essere stato salvato in mare e aver trovato rifugio in Sicilia, ha scoperto per caso il calcio, e la sua bravura lo ha portato a vincere due Coppe Italia di Eccellenza, con il Paternò e altre squadre.
Abdul ha costruito un ponte d’amore tra la sua terra d’origine e la Sicilia, donando kit sportivi e materiali ai bambini ivoriani e mantenendo vivo il legame con le sue radici. Nonostante le difficoltà incontrate, Abdul ha trovato nella Sicilia la sua nuova casa e spera di continuare a crescere nel calcio, dedicando ogni traguardo al padre scomparso. “La Sicilia è casa mia”, afferma con orgoglio, esprimendo gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per l’opportunità di ricostruire la sua vita.