Repubblica: “In campo i senatori con la valigia. La salvezza prima di dirsi addio”
“La vecchia guardia per battere la Sampdoria e sperare ancora nella salvezza. Davide Ballardini è intenzionato a dare le chiavi dell’automobile rosanero a chi ha costruito la vittoria di Frosinone che ha ridato linfa a un ambiente che adesso ha ricominciato a credere nell’impresa. Sorrentino, Maresca e Gilardino. È questa la colonna vertebrale del Palermo anti Samp. Tre giocatori che, per uno scherzo degli dei del calcio, proprio con Ballardini hanno avuto più di un motivo di discussione, ma che una volta chiamati in campo hanno messo da parte le polemiche e, rinsaldato il legame con il tecnico, stanno remando tutti dalla stessa parte in direzione della salvezza. Tre giocatori che, a meno di clamorose novità, a fine stagione lasceranno il Palermo a prescindere da quello che sarà l’esito finale del campionato. L’unico che, se la squadra riuscirà a salvarsi, ha qualche possibilità di restare, magari con una proprietà diversa e senza dovere fare i conti quotidianamente con le battute di Zamparini, è Alberto Gilardino. Gila, infatti, insegue i duecento gol in serie A. Con quello di Frosinone è arrivato a quota 187. Per incrementare il bottino ha ancora tre giornate e soprattutto il prossimo campionato. Gilardino ha firmato con il Palermo un contratto di tre anni. Dalla sua parte la serietà riconosciutagli da tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina rosanero, ma soprattutto la concretezza. Dieci gol in stagione, nove in campionato. I gol che stanno tenendo il Palermo aggrappato al sogno salvezza. Ma parlare di futuro probabilmente è prematuro soprattutto quando una grossa fetta del futuro del Palermo si gioca domani al “Barbera” nella gara contro la Sampdoria. Una partita che per Gila, che ha giocato nel Genoa, ha anche il sapore di un derby. È invece un ex, anche se con la Samp non ha giocato la sua migliore stagione in carriera, Enzo Maresca. Il Palermo lo prese proprio a gennaio proprio dalla formazione blucerchiata nella quale Maresca non trovava più spazio. Con il suo arrivo, la squadra di Iachini trovò la quadratura del cerchio e iniziò la lunga volata da record verso la serie A. In rosa, soprattutto in questa stagione, la vicebda di Maresca è stata spesso travagliata. Dato sempre per partente nonostante proprio lo scorso anno Zamparini gli abbia rinnovato il contratto, Maresca è stato addirittura messo fuori rosa proprio nella gestione Ballardini all’indomani della sconfitta casalinga in Coppa Italia contro l’Alessandria. Ritornato in gruppo con Viviani e quindi Schelotto, Maresca si è dimostrato utilissimo uomo spogliatoio e, domenica scorsa a Frosinone, fondamentale anche in campo dove ha dato alla squadra lucida regia in mezzo e copertura alla difesa. Maresca a fine stagione andrà sicuramente via, ma adesso è come se si fosse messo alla testa del gruppo che sta tentando una impresa che rimane difficile ma, alla vigilia del 2 a 0 al Frosinone, sembrava quasi impossibile. Anche Sorrentino, per chiudere il discorso sui senatori che potrebbe essere allargato (in quanto a presenze in rosanero) anche a Vazquez, è in partenza. Del suo contratto non si parla più da tempo nonostante i rosa siano a galla grazie alla sue parate allo stesso modo di come sono a galla per i gol di Gilardino. Le parti, dopo che il diesse Gerolin aveva detto che la firma del portiere era vicina, in questi mesi si sono limitate a dire che ogni discorso sul rinnovo era prematuro. Salvo poi far passare tutto nel dimenticatoio. Un oblio che, insieme all’arrivo di Posavec, sembra preludere all’addio. «Ne parleremo a fine campionato». Ha rbadito ieri per l’ennesima volta Sorrentino. Intanto c’è da battere la Sampdoria e una salvezza da conquistare. Sorrentino, in campo e fuori, si è comportato da capitano. Ha messo la sua faccia anche nella vicenda dei biglietti tanto da essere pronto ad andare al Tar a sostenere la causa del Palermo e dei suoi tifosi. Domani torna al ruolo di capitano di una squadra che sembrava spacciata e che adesso ha un altro bivio per sperare”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica”.