L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla stretta di Natale e la corsa alle terze dosi di vaccino anti-covid.
L’allarme europeo per la variante Omicron fa scattare la stretta anche in Sicilia: sul tavolo del presidente della Regione Nello Musumeci c’è la bozza di una nuova ordinanza anti-Covid, più restrittiva rispetto a quella di dieci giorni fa. Tra le misure in arrivo per blindare il Natale l’obbligo di mascherina all’aperto sempre, non solo nei luoghi «particolarmente affollati», un giro di vite sugli screening in porti e aeroporti e l’aumento del numero di tamponi sequenziati, con la speranza di bloccare alle frontiere la nuova mutazione. Intanto accelera la corsa al vaccino: nell’ultima settimana le terze dosi nell’Isola sono aumentate dell’88 per cento, le prime dosi del 23, le seconde del 12 per cento. Da oggi la campagna si allarga agli over 18 che hanno completato il ciclo da almeno cinque mesi.
L’effetto Super Green Pass, in vigore dal 6 dicembre, e l’allargamento della platea ha riempito di nuovo hub e centri vaccinali ospedalieri. Alla Fiera del Mediterraneo di Palermo sono tornate le file che non si vedevano da prima dell’estate. Le somministrazioni sono passate da circa 600 al giorno a duemila. La maggioranza sono terze dosi, ma c’è un aumento considerevole delle prime: un centinaio al giorno. E ieri c’è chi ha atteso fino a due ore e mezza il proprio turno.
Ressa anche nei centri vaccinali ospedalieri. Ieri alle 13 all’ospedale Civico di Palermo, dove si procede al ritmo di 200 somministrazioni con un solo medico in servizio, sono esaurite le scorte Pfizer. Chi era in coda senza prenotazione ha ricevuto Moderna. Al Policlinico è stato deciso lo stop agli open day per l’alto afflusso di persone in arrivo senza appuntamento: da qualche giorno si vaccina solo chi si è prenotato, anche se si tratta di dipendenti dell’azienda.
In Sicilia si prenota solo il 7 per cento degli utenti, mentre il restante 93 per cento preferisce andare negli hub senza preavviso. Nell’ultima settimana le vaccinazioni sono state 149mila, il 62 per cento in più rispetto alle 56mila della settimana precedente. E da oggi ci si aspetta un ulteriore aumento, in virtù dell’apertura della campagna per il target 18- 39 anni. La platea è di circa 800mila persone, ma solo una piccola percentuale ha completato il primo ciclo da più di cinque mesi. Da oggi anche la corte d’Appello di Palermo si trasforma in hub vaccinale per quattro giorni (2, 3, 6 e 7 dicembre): lo spazio intitolato alla memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo, al primo piano del palazzo di giustizia, ospiterà squadre di medici, infermieri e amministrativi della struttura commissariale provinciale guidata da Renato Costa, per vaccinare magistrati, avvocati, impiegati e i loro familiari.