“Mancanza di stimoli? Guai. Giampaolo non vuole sentirne parlare. E comunque, se fosse, ecco il trucco per evitarlo. «La concorrenza» afferma sibillino il tecnico. «Tutti a competere, nessuno sicuro del posto, nessuno che possa sentirsi appagato. Lotta interna, tutti sul pezzo, per tirare fuori il massimo della qualità e della quantità da uno spogliatoio che comunque mi dà sempre grandi risposte, tanto è vero che in vista della sfida con il Palermo sono fiducioso, convinto che faremo una grande prestazione, poichè in settimana ho visto molto bene i giocatori. Ci crediate o no, sul piano dell’intensità e dell’attenzione, è stata una delle settimane migliori da quando sono alla Sampdoria. Altro che pancia piena e classifica tranquilla. Questo è un gruppo ambizioso. Che non deve avere la puzza sotto il maso, lo ricordo sempre, deve mantenere la giusta umiltà, ma che ha voglia di crescere, di migliorarsi. Chi c’è davanti a noi in classifica? Il Torino ad un punto? Bene, noi dobbiamo provare a scavalcarlo. E puntare al nono posto». Queste parole di Giampaolo sono un necessario preambolo e spiegano la sorta di mini rivoluzione che oggi (fischio d’inizio alle 12 e 30, lo stesso orario dell’impresa di San Siro contro il Milan) l’allenatore intende varare, al cospetto di un avversario disperato, che senz’altro avrà il sangue agli occhi, perchè contro i blucerchiati si gioca le ultime residue speranze di salvezza. Giampaolo sull’undici che mandrà in campo resta molto abbottonato. Concede solo un’anticipazione: «Djuricic giocherà titolare, è giusto che abbia una chance dal primo minuto. E’ un elemento valido, che sono curioso di vedere all’opera dall’inizio. Nelle ultime gare ha fatto molto bene, merita un’occasione importante». Come, e questa se vogliamo è una seconda anticipazione, anche se la notizia da giorni era nell’aria, è giusto che l’abbia Cigarini. «Si allena sempre bene, è lui il vice Torreira e sarà lui a sostituirlo. Ha patito l’esplosione di un giovane collega, ma non ha mai mollato. Professionista serio, un esempio per il gruppo, come lo sono Quagliarella, Palombo e Puggioni. Cigarini ha una chance per farmi capire che posso aver sbagliato, spero la sfrutti a dovere». Le rivelazioni finiscono qui. Il resto fa parte di sensazioni, d’intuito. L’impressione che Schick possa giocare dal primo minuto, «perchè anche lui – osserva Giampaolo – merita spazio», ma probabilmente non al posto dell’indispensabile (per il tecnico) Quagliarella, ma di Muriel. Come c’è la possibilità che cambi il trequartista, visto che Bruno Fernandes (provvidenziale con il suo gol allo scadere nell’uno a uno dell’andata) è un po’appannato e Alvarez da tempo non entra fra i titolari. E un altro dubbio riguarda la difesa, dove a sinistra potrebbe trovare ancora spazio Pavlovic, con il rischio però di mandare Regini per la seconda volta di fila in panchina. Questo qualora Giampaolo non decidesse di spostarlo al centro e di dare un turno di riposo a Silvestre o Skriniar. Del secondo ha parlato molto bene anche ieri, il primo invece non ha partecipato alle partitelle finali. E’ fra i convocati, il lavoro ridotto è figlio solo di precauzione, ma chissà che proprio in extremis non possa scapparci una sorpresa, con Silvestre in panchina e Regini in campo, al centro della retroguardia e con la fascia di capitano (altrimenti destinata a Quagliarella) al braccio. Di sicuro non potrà giocare Budimir. Causa influenza niente Palermo. E’ rimasto a casa. I siciliani invece recuperano Embalo, che ha smaltito il guaio al ginocchio. Lopez, che fu giocatore di Giampaolo a Cagliari, sa di non avere alternative: «Dobbiamo vincere a tutti i costi, anche se la Sampdoria è molto forte. Come fare? Tirando di più in porta. Bisogna essere offensivi e non avere paura». Pur rischiando che i blucerchiati ne approfittino (cosa auspicata da Giampaolo) in contropiede.”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.