Repubblica: «Il virus mutato è fuori controllo». Allarme a Londra, la Ue si chiude. Oggi vertice d’emergenza a Bruxelles
La nuova variante del Covid incute timore.
L’Italia ha vietato il traffico aereo con la Gran Bretagna dalla mezzanotte di ieri: non è più consentito alcun volo in arrivo, in teoria lo sarebbero quelli in partenza ma rientrare con l’aereo vuoto sarebbe economicamente impraticabile. Quasi tutte le compagnie hanno cancellato immediatamente le rotte: gli ultimi voli sono sbarcati in giornata a Fiumicino.
Anche Francia, Germania, Olanda, Belgio e Irlanda sospendono i trasporti aerei, con misure analoghe, in attesa della riunione d’emergenza di oggi a Bruxelles nella quale i 27 Paesi Ue coordineranno la risposta alla nuova variante del virus. In serata chiudono il porto di Dover e l’eurotunnel. I biglietti per l’unico e finale Eurostar Londra-Parigi di domenica vanno esauriti in un’ora, la stazione londinese di St. Pancras presa d’assalto da tutti quelli che vogliono disperatamente fuggire prima che le isole britanniche si ritrovino di fatto messe in quarantena dal resto del continente. Altro che Brexit: questa è la “Uexit”, l’Europa intera che chiude la porta ai sudditi di Sua Maestà.
L’ordinanza del governo italiano vieta l’ingresso sul territorio nazionale a chiunque abbia soggiornato in Gran Bretagna e Irlanda del Nord nei quattordici giorni precedenti, per cui in teoria non si può arrivare nel nostro paese da Londra con qualunque mezzo, aerei, treni o automobili, nemmeno facendo una tappa intermedia. La parola d’ordine è evitare a ogni costo il contagio con un ceppo di coronavirus che secondo le stesse autorità britanniche ha una velocità di trasmissione “del 70 per cento superiore” a quello finora conosciuto. Intervistato in tv, il ministro della Sanità Matt Hancock aumenta l’allarme affermando che la variante più aggressiva del virus “è fuori controllo” e che il lockdown annunciato sabato da Boris Johnson per difendersi potrà durare almeno “un paio di mesi”, ben oltre le due settimane indicate dal premier. Il problema è che la nuova forma del Covid viene già segnalata anche altrove: per esempio in Danimarca, Olanda e Australia, come dice alla Bbc Maria von Kerkhove, esperta dell’Oms. Israele proibisce l’entrata di qualunque straniero proveniente non solo dal Regno Unito ma pure dal Sudafrica, dove ci sarebbe un focolaio. Gli Stati Uniti per ora mantengono i cieli aperti con Londra. Ma un mondo che guardava con speranza alla più grande campagna di vaccinazione della storia segue con rinnovato timore la minacciosa evoluzione della pandemia.
Perché proprio il sud-est dell’Inghilterra sia l’epicentro del fenomeno è un altro dei misteri dell’infezione. Intanto che i virologi si interrogano, Londra assiste al si salvi chi può: la gente scappa dalla capitale, “irresponsabilmente” secondo il governo, non solo sul treno che attraversa la Manica sull’eurotunnel per Parigi ma in ogni direzione. Sabato il fuggi- fuggi ha un doppio scopo: allontanarsi dalla versione “veloce” del virus e uscire dal Tier 4, la zona super- rossa creata da Downing Street per arginarne gli effetti, prima che entrino in vigore le norme draconiane introdotte dal premier.
Regole comunque tardive secondo l’opposizione, numerosi esperti e perfino membri del suo stesso partito: un deputato dei Tories, Charles Walker, sostiene che Johnson ha aspettato ad annunciarle fino alla chiusura natalizia del Parlamento, per timore di essere processato in un dibattito alla Camera dei Comuni. L’esodo di questa “fuga di mezzanotte” evoca scene da film catastrofista.
Domenica perfino la stampa di destra attacca il leader conservatore: “Quando finirà questo incubo?” grida in prima pagina il Mail on Sunday .
Il titolo più a effetto è però del filo- laburista Mirror : “Lost Christmas”, Natale perduto, gioco di parole con “Last Christmas”, la nota canzone di George Michael. Chi avrà voglia di cantarla, il 25 dicembre, in un’Inghilterra isolata dal virus?