L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Alessandro Di Battista, che ha coltivato il rapporto con Conte attraverso i suoi emissari. Nel ritorno sulla scena, l’ex deputato è ripartito da uno dei suoi temi forti: l’ostilità nei confronti dell’Europa e la necessità per l’Italia di ridefinire il quadro delle alleanze internazionali. Ma per la prima volta ha presentato il «rapporto privilegiato » con la Cina come chiave di volta di questa strategia: «La Cina vincerà la Terza Guerra Mondiale senza sparare un colpo e l’Italia può mettere sul piatto delle contrattazioni europee tale relazione», ha scritto sul Fatto quotidiano. L’uscita serviva piuttosto a rimettere Di Battista in linea con Beppe Grillo, ormai primo garante dell’amicizia tra M5S e Cina. Un’eventuale scalata di Di Battista al vertice del Movimento sarebbe guardata con interesse, considerato che le sue posizioni sull’Iran, la Russia o il Venezuela ricalcano alla perfezione la rete delle alleanze cinesi. In tutto questo Conte non può certo farsi trascinare.