“Adesso si riparte davvero da zero. Era quasi scontato che il direttore sportivo Fabrizio Salvatori dicesse di no, rifiutando l’offerta del presidente Morace di rimanere a Trapani. Il sentore si era diffuso dopo che lo stesso Salvatori e il tecnico Alessandro Calori, la scorsa settimana, avevano trascorso un paio di giorni a Malaga, nella residenza di Morace. Un incontro in cui le parti avevano discusso del nuovo Trapani in Lega Pro (le speranze di un ripescaggio, ad oggi, sono molto vicine allo zero). Nelle ultime ore, invece, si era percepito che le possibilità di un rinnovo per Calori fossero aumentate. Nel pomeriggio di ieri, il comunicato della società ha fugato ogni dubbio: anche Calori ha rinunciato all’ipotesi di guidare la formazione granata nella prossima stagione. «Salvatori e Calori erano molto più inclini ad accettare una serie B – ha spiegato il presidente Morace – che non il Trapani in serie C. La nostra offerta era interessante, ma ce ne faremo una ragione: prenderemo altri professionisti e proseguiremo la nostra avventura ». Il Trapani troverà una serie C molto diversa da come l’ha lasciata quattro anni fa. Il quadro complessivo è desolante: sono tanti i club che riescono appena a sbarcare il lunario, e faticano per mettere insieme gli stipendi dei calciatori in organico. Tranne eccezioni facilmente individuabili, è praticamente assente una programmazione credibile. Certo, formazioni come Lecce o Catania non saranno mai avversarie semplici. Ma la prospettiva di disputare immediatamente un campionato competitivo è concreta, e oggettivamente facilitata dalla situazione generale. Inoltre, va considerato che Vittorio Morace ha sempre guardato al Trapani come ad una sua creatura diversa da tutte le altre: ma anche imparato a voler molto bene alla società granata. Di fatto, però, adesso ha solo lui il pallino in mano, ed è giunta l’ora delle decisioni definitive. È vero come almeno quattro giocatori sotto contratto (Coronado, Fazio, Citro e Maracchi) godano di richieste di diverse squadre di serie B (in verità, su Coronado c’è anche il Chievo). È altrettanto vero, però, che per trattare la cessione di questi pezzi pregiati è necessario assumere al più presto un professionista che tratti a nome del Trapani. Difficile individuare il nome di un direttore sportivo che prenda in mano le redini della situazione ed entri presto nelle grazie di Morace: uno potrebbe essere Leandro Rinaudo, che a Trapani potrebbe costruire un’ulteriore rampa di lancio della sua carriera. Ma sono solo ipotesi, in uno scenario in cui è ancora più complicato immaginare chi possa essere il nuovo tecnico. Sull’argomento, si brancola nel buio più pesto: ed è chiaro che Morace, fin da ieri sera, ha messo in moto i suoi canali tradizionali per cercare le soluzioni giuste. Di sicuro, la città cerca di capire anche quale possa essere il futuro del Trapani. Bisogna agire, e anche presto. C’è un buon numero di calciatori in scadenza che aspettavano una telefonata per indossare ancora la maglia granata: e invece, impauriti dal ritardo, pensano ad accettare altre offerte. È il caso di Simone Rizzato, un difensore che, con la sua serietà e la sua lealtà, ha scavato un ricordo indelebile nella memoria dei tifosi. In quattro anni, Rizzato è diventato una vera bandiera, e l’anno prossimo vederlo giocare con l’Avellino farà una strana impressione. Ma, da agosto, saranno tante le cose che nel Trapani sembreranno strane. Ripartire da zero non sarà affatto facile”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.