Repubblica: “Il Trapani e il rito del termometro”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul momento del Trapani. La società non prende una posizione netta sulla sospensione degli allenamenti e la squadra ha continuato a lavorare fino a metà della settimana scorsa. Poi, con l’inasprirsi delle regole, la dirigenza ha scelto di fermare il lavoro fino al sabato successivo. L’idea era quella di riprendere lunedì scorso, trovando una mediazione che sembrava ragionevole: infatti, era stato stabilito che, per evitare assembramenti e mantenere la distanza corretta, i calciatori sarebbero stati divisi in tre gruppi da dieci, e sarebbero scesi in campo in orari diversi della giornata. Una scelta che aveva trovato anche la disponibilità del tecnico Castori, costretto a rimanere in campo molto più tempo del solito. Poi, il dietrofront, probabilmente innescato anche dalle parole di Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione calciatori, che hanno ammonto i club affinché salvaguardassero la salute dei propri atleti ed evitassero, quindi, di farli allenare. Il Trapani, insomma, ha sospeso ogni attività, e per il momento i giocatori sono fermi a casa. Per loro, unico obbligo è quello di recarsi, ogni pomeriggio, allo stadio, e ripetere il rito del termometro. L’esterno Kupisz e l’attaccante Piszczeck hanno deciso di correre alla litoranea ( come consentito dalle norme), scegliendo così di interrompere l’ozio per un’ora al giorno.