Repubblica: “Il Trapani ci crede ma deve fare i conti con il caso Petkovic”

“Il Trapani ci crede ancora. Il passivo di due reti è pesante e, per sperare di acchiappare in extremis la serie A, la formazione granata avrà bisogno della classica partita perfetta. In fondo, però, aver guadagnato il terzo posto ha il significato di poter sperare nel miracolo, anche dopo una serata così. Al Trapani, infatti, basterebbe vincere con due gol di scarto (qualsiasi sia il punteggio), per ribaltare la situazione (non ci saranno supplementari e, in ogni caso, la gara si concluderà al 90’). Un’impresa che si presenta ardua, soprattutto per il valore del Pescara, che domenica ha confermato di essere una squadra molto talentuosa. La serataccia granata ha subito una svolta negativa con l’espulsione di Scozzarella, che ha lasciato i compagni in dieci quando c’era ancora più di un’ora da giocare. Fino a quel momento, il canovaccio del match aveva ricalcato quello della semifinale d’andata a La Spezia. Senza essere capace di pungere con continuità, il Trapani aveva impedito chiare occasioni agli avversari, attendendo il momento giusto per colpire. Poi, con il cartellino rosso inflitto a Scozzarella, tutto è cambiato. In superiorità numerica, il Pescara ha dominato la scena ed evidenziato i limiti del Trapani, che non ha saputo più imprimere una svolta. Così, le due marcature degli abruzzesi di Benali e Lapadula sono quasi sembrate inevitabili. Adesso, il pallino passa nelle mani di Serse Cosmi. Il tecnico granata ha poco tempo per rimettere a posto psicologicamente il gruppo e convincerlo di essere in grado di farcela. Il lavoro di Cosmi non sarà semplice, perché la notte di Pescara ha comunque lasciato qualche strascico. Parlare di un “caso Petkovic” è forse eccessivo, ma a nessuno è sfuggita la lite fra l’attaccante croato e lo stesso Cosmi al momento della sua sostituzione. Un alterco così evidente, che la stessa presenza in campo di Petkovic, giovedì prossimo, deve essere messa in dubbio: dopo un attrito tanto vistoso, la sensazione è che debba “scoppiare” una pace altrettanto evidente, per vedere Petkovic schierato nella gara di ritorno. Nel dopo partita, il croato ha chiesto scusa ai compagni e ieri ha cercato un dialogo con lo stesso Cosmi. Nelle prossime ore, capiremo se il tentativo di ricucire avrà avuto buon esito. Creare i presupposti per la rivincita è l’unico obiettivo perseguibile fino alle 20.30 di giovedì. E sempre Cosmi ci ha provato immediatamente, già in sala stampa dell’Adriatico. «Abbiamo giocato una gara frustrante. Ci eravamo preparati per contenere i nostri avversari e ripartire. Invece, è finita che ci siamo solo coperti, senza mai provare a colpire. Questa frustrazione deve essere la molla per il nostro riscatto. Giovedì, voglio in campo undici leoni – ha detto il tecnico umbro – perché è finito solo il primo tempo di questa sfida. Tante squadre sono arrivate al Provinciale convinte di vincere e sono andate via sconfitte. Di sicuro, questo non è assolutamente il momento di abbassare la testa». La squadra ha immediatamente provato a recepire il messaggio del suo leader e già in aereo, al ritorno da Pescara, serpeggiava una chiara voglia di riscatto. Poi, i calciatori del Trapani hanno incassato con piacere la sorpresa di una ventina di sostenitori che hanno aspettato, in piena notte, il loro rientro allo stadio e li hanno applauditi. L’epilogo di una notte che Trapani aveva iniziato con ribollente entusiasmo e ha concluso con una malinconia difficile da arginare. Se domenica l’umore generale era sotto i tacchi, e le speranze ridotte quasi a zero, il trascorrere delle ore aiuterà il risorgere della speranza dei tifosi. L’ambiente sa perfettamente che la squadra ha bisogno di essere sostenuta. C’è un’ultima notte da vivere con grande passione, per provare a renderla memorabile”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.