L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza la delicata situazione in casa Trapani. Il deferimento addensa altri nuvoloni neri sulla stagione del Trapani. L’accusa è quella di aver presentato un documento bancario “non genuino”, all’atto dell’acquisto del club. Il problema serio è che la società siciliana rischia una penalizzazione in classifica. Ci vuole cuore e attaccamento alla serie B, da parte di tutti: della nuova proprietà capitanata da Fabio Petroni (a sua volta in contenzioso legale con la FM Service di De Simone), del nuovo direttore sportivo Luca Nember ( deve capire al più presto quali siano gli interventi per provare a raddrizzare la baracca), del tecnico Baldini ( finché gli sarà rinnovata questa sorta di “fiducia a tempo” deve trovare il modo di dare un’identità alla squadra), e dei calciatori (non devono accontentarsi di impegnarsi, ma trovare la strada per acquisire il furore agonistico necessario). E ci vuole lucidità. «Non dobbiamo iniziare a giocare – dice Baldini – quando ci sentiamo all’angolo e abbiamo paura. Di sicuro, sento che la città non ci è del tutto vicina e non ha abbastanza trasporto nel difendere questa serie B. Noi abbiamo bisogno di tutti per lottare e risalire la china. La squadra lavora bene durante la settimana e la nostra priorità è il recupero di tutti gli infortunati. Anche contro l’Empoli abbiamo lasciato troppo spazio ai nostri avversari in mezzo al campo, ma sappiamo benissimo di dover migliorare in quest’aspetto».