Repubblica: “Il tifo di Palermo per Beatrice Quinta alla finale di “X Factor”: «Mia figlia è una tigre»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla star di Xfactor Beatrice Quinta, la palermitana che ha conquistato tuti e che giovedì si giocherà la finale del noto talent show. Il quotidiano ha riportato alcune parole dei genitori.
Dietro ai look da pop star navigata sfoggiati a ogni esibizione sul palco di “X Factor”, la palermitana Beatrice Quinta giunta alla finale del talent (giovedì alle 21,15 su Sky e instreaming su Now) cela una ragazza «timidissima» che ha imparato a dominare le insicurezze tipiche dei ventenni. «Con una tigre così in casa non si può essere gelosi, ti travolge», sorride il papà Costantino Visconti, professore ordinario di diritto penale all’Università di Palermo. Visconti, assieme a una quarantina di persone tra familiari e amici, assisterà alla finale in diretta per sostenere la figlia. «Vivo con l’ansia da settimane – aggiunge il papà di Beatrice, “Bibi” per chi la ama – abbiamo creato un gruppo su Whatsapp con la “tifoseria” di Beatrice che ogni giovedì scoppia di messaggi durante le esibizioni. Ma la vera “capa” tifoseria è Anita, la mamma di Bibi. Per me è la prima volta dal vivo, lei invece è stata onnipresente. Non l’ha mollata un attimo».
Il piccolo rituale scaramantico, prima di ogni esibizione, è legato a Palermo: «Bacio Santa Rita prima di salire sul palco, perché me l’ha regalata mia nonna e ci tengo tanto», ha confessato la ventitreenne siciliana. «L’esibizione più travolgente è stata la versione electrodance di “Fiori rosa, fiori di pesco”, la più elegante la cover di “Nell’aria” di Marcella Bella». Da due anni collabora con case discografiche indipendenti e ha cominciato a pubblicare singoli come “Sugar Daddy” e “SE$$O”, l’inedito con cui è entrata in gara a X Factor. Adesso quando i riflettori si accendono e partono le prime note, Beatrice abbandona la tensione accumulata durante le prove e sfodera tutta la sua grinta. «Quando la vedevo insicura – aggiunge la mamma Anita, che ogni giovedì ha portato in studio pasta al forno e cannoli per tutto lo staff – le ripetevo una frase: “Tira fuori la dea che c’è in te”. Quella dea l’ho vista mentre cantava “Don’t stop believin” dei Journey. È venuta a stringermi la mano per dedicarmi quel testo. L’ho guardata negli occhi e ho visto una luce completamente diversa».