Repubblica: “Il Teatro Al Massimo batte lo stadio Renzo Barbera, ecco dove si abbonano i palermitani”
“Sono più i palermitani seduti in platea che quelli in curva. Le cifre degli abbonamenti sono le specchio delle preferenzee della capacità attrattiva delle varie realtà, ma sono anche un segnale di fidelizzazione che individua nei consumi culturali e del tempo libero, l’orizzonte di fruizione più ampio dei palermitani. Pay tv a parte, s’intende. Il bilancio record raggiunto dall’edizione 2016 de Le vie dei tesori di 250mila visitatori in cinque weekend di ottobre, le 210 mila presenze per la mostra di Ligabue a Palazzo reale e gli oltre diecimila visitatori della mostra di McCurry alla Gam rappresentano un indice molto significativo sul desiderio di cultura in città. Sul fronte degli spettacoli, è significativa la leadership del teatro Al Massimo che con la sua programmazione di commedie e operette raccoglie 7.000 abbonati, forte com’è di un inossidabile pubblico di affezionati. Il suo dirimpettatio “nobile”, il teatro Massimo sta raggiungendo quota 5.000 abbonati con una campagna ancora in corso. «Abbiamo lavorato per coltivare il rapporto con la città e con tanti pubblici – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – abbiamo pensato a modalità di abbonamento diverse e alla possibilità di pagare l’abbonamento a rate, consapevoli del momento di crisi, ma abbiamo anche portato il Teatro a casa degli spettatori, attraverso la tecnologia, con la web tv. Il Massimo è aperto 365 giorni l’anno e ogni giorno è pieno di cittadini e di turisti che lo visitano, è diventato un luogo dove ci si sente a casa, senza timori reverenziali. La lirica non è un genere per pochi, ciascuno può venire come crede, in jeans o in abito scuro». Il teatro Biondo ha raccolto fino a questo momento poco meno di 4000 abbonamenti, ma la cifra è destinata a crescere, soprattutto con l’introduzione di due formule nuove: la possibilità di abbonarsi a nove spettacoli in Sala grande e otto in Sala Strehler e l’Open Card, che vale dieci ingressi, al prezzo equivalente di un abbonamento ridotto, che per gli under 25 corrisponde a 77 euro. Il teatro Politeama per la nuova stagione della Sinfonica ha raccolto 813 abbonati, mentre sono già oltre duecento gli abbonamenti venduti per la stagione della Fondazione Brass Group, che parte stasera al Real teatro Santa Cecilia, con Peter Cincotti. Se in occasione dell’iniziativa “Cinema2Day”, col biglietto a 2 euro ogni secondo mercoledì del mese, i dati di affluenza mostrano cifre altissime (il 14 settembre, il 12 ottobre e il 9 novembre sono state ben 50mila le presenze registrate in città), la rassegna cinematografica dei cinema Aurora e Igiea Lido conta circa 200 appassionati che scelgono di garantirsi un posto in sala. Sono circa 100 gli abbonati a “Sapori di storia”, la rassegna organizzata dal cinema Rouge et Noir che per l’occasione diviene caffè letterario, con appuntamenti tematici e un aperitivo servito nel bistrot. I velluti delle platee battono la passione rosanero, che continua invece a subire una flessione: sono 6.323 gli abbonati allo Stadio Barbera, meno dei 10.023 dell’anno scorso, per non parlare dell’anno 2004/2005, il primo di serie A dopo 32 anni, che raggiunse quota 32.847 abbonati. La passione per lo sport si rivolge tuttavia verso il proprio benessere e così le palestre sono innegabilmente affollate: la Body Studio, nelle sue tre sedi, piazza Politeama, piazza San Lorenzo e nella zona di via Galilei, raggiunge quota 5000 iscritti; la palestra Oxygen, nelle sue quattro sedi cittadine, arriva a 4000, e la palestra Grin Club, nelle sue tre sedi, di cui una a Carini, 3500. La palestra del Country Club di viale dell’Olimpo conta invece 700 iscritti, ma i soci del circolo, amanti del tennis, sono 3000. La via della mise en forme passa attraverso le discipline agonistiche, ma anche attraverso le attività dedicate al recupero e al mantenimento dell’equilibrio psico-fisico con esercizi di ginnastica posturale, yoga o pilates. Attenzione però: «Non dimentichiamo che moltissime persone approfittano del clima propizio e scelgono autonomamente di svolgere attività fisica all’area aperta – sottolinea Alessandro Oliveri, master-trainer palermitano e creatore di diversi programmi di allenamento – c’è chi corre all’alba o al tramonto e chi organizza campi e allenamenti fuori dalla palestra». Insomma, in termini di tempo libero, non tutto è strettamente quantificabile. Ozio in primis, quello che Erich Fromm definisce senza troppa indulgenza “passività del tempo libero”“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.