L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul via libera al nuovo decreto che attiva il “Super Green Pass” ovvero, la certificazione verde solo per chi si vaccina o è guarito dal covid. Il quotidiano analizza passo dopo passo le nuove regole e cosa cambia con il nuovo provvedimento.
«Per i vaccinati saranno festività normali. Vogliamo andare in giro a divertirci, avere i ragazzi a scuola. La terza dose? Io l’ho fatta». Così il premier Mario Draghi ha presentato il decreto che, dal 6 dicembre al 15 gennaio, taglierà fuori dalla vita sociale i non vaccinati. I tamponi, con la stessa validità di ora, serviranno solo per andare al lavoro, negli alberghi e per usare i mezzi di trasporto, compresi autobus e metropolitane. Obbligo vaccinale per le forze dell’ordine e i professori In stazione Obbligo di Green Pass per treni ad alta percorrenza e regionali. Dal 6 dicembre anche sui bus.
Green Pass Durata di nove mesi per guariti e vaccinati
Ci sarà quello “rafforzato” e quello “base”, ma solo il primo consentirà di continuare a pieno la vita sociale e di accedere a tutte le attività che rimarranno aperte e a capienza piena anche in caso di passaggio in zona gialla o arancione. Agli under 12 non sarà richiesta la certificazione verde. Il Green Pass rafforzato è quello che si ottiene con la vaccinazione o con il certificato di guarigione, ma la sua validità — per quel che riguarda la vaccinazione — è stata ridotta da 12 a 9 mesi, a partire dal giorno in cui si effettua la seconda dose. La validità di 9 mesi ripartirà con la terza dose. Portata a 9 mesi, a partire dal primo tampone positivo, anche la validità del Green Pass per chi è guarito dal Covid. Il Green Pass base è invece quello che si ottiene con i tamponi che manterranno le validità attuali, 48 ore per l’antigenico e 72 ore per il molecolare.
Trasporto locale. Gli studenti senza certificato dovranno fare il tampone
È la novità più grossa del decreto che cambierà radicalmente la mobilità degli italiani: dal 6 dicembre il Green Pass base sarà necessario non più solo per prendere un aereo, un treno ad alta velocità, un pullman o una nave che collegano più di due regioni, ma anche per tutti i mezzi del trasporto regionale e interregionale e del trasporto pubblico locale. Questo significa che, anche per salire su un autobus urbano o su una metropolitana, bisognerà avere con se almeno l’esito negativo di un tampone. Una misura che finora non era stata introdotta per la difficoltà nei controlli che saranno effettuati a campione. Anche gli studenti dai 12 anni non vaccinati ( che pure non hanno obbligo di tampone per accedere a scuola) se vorranno utilizzare i mezzi pubblici dovranno effettuare il tampone.
Obblighi. Dal 15 dicembre polizie e prof dovranno immunizzarsi
Non più solo medici e personale sanitario. L’obbligo vaccinale, compreso di terza dose, viene esteso ( dal 15 dicembre) ad altre categorie di lavoratori a contatto con il pubblico, a cominciare dalle forze dell’ordine e dal comparto della difesa. Ma non solo. Nella sanità l’obbligo viene esteso anche al personale amministrativo che lavora all’interno delle strutture: ospedali, cliniche private, ambulatori, studi medici. E adesso anche del soccorso pubblico. Confermato ed esteso al «booster» l’obbligo anche per il personale delle residenze sanitarie assistite, così come per tutto il personale docente e non docente delle scuole pubbliche e private e delle università. Dovranno essere vaccinati anche forze dell’ordine e militari. Chi non si adeguerà dopo il quinto giorno di assenza verrà sospeso senza stipendio.
I colori. In zona bianca limiti ai No Vax dal 6 dicembre al 15 gennaio
Il meccanismo delle zone di rischio resta intatto nella definizione degli indicatori di rischio ( incidenza dei contagi, tasso di occupazione di terapie intensive e ricoveri ordinari) ma cambia totalmente nell’imposizione dei relativi divieti e restrizioni che varranno solo per i non vaccinati in zona bianca, gialla e arancione. Se invece qualche Regione dovesse finire di nuovo in rosso, allora scatterebbero le chiusure e le restrizioni varrebbero per tutti. La principale novità riguarda la zona bianca dove, per i non vaccinati, scatterà comunque il divieto di accedere a bar e ristoranti al chiusi, palestre, cinema, teatri, stadi, discoteche, spettacoli e cerimonie. Niente obbligo di mascherina all’aperto che invece scatterà in giallo. In zona gialle e arancione nessuna chiusura né riduzione di capienza ma i relativi divieti scatteranno solo per i non vaccinati.
Ristoranti e bar. L’app di verifica darà l’ok solo ai Green Pass rafforzati
Si parte subito anche in zona bianca. Da lunedì 6 dicembre per accedere a qualsiasi bar o ristorante al chiuso non basterà più esibire il Green Pass base ottenuto con l’esito negativo di un tampone rapido o molecolare. La App Verifica 19 con cui i gestori dei locali sono tenuti a controllare la certificazione dei clienti darà la luce verde solo a chi ha il Super Green Pass, quello valido 9 mesi con il vaccino o con certificato di guarigione. Senza certificazione verde si potrà continuare a frequentare i locali all’aperto oppure entrare al bar per una rapida consumazione in piedi al banco o per acquistare cibo o bevande da asporto. Le stesse regole saranno valide in zona gialla e arancione dove dunque bar e ristoranti non subiranno alcuna restrizione. In zona rossa, invece, chiusura per tutti mentre resta consentito solo l’asporto.
Cinema e teatri. Chi è senza dose escluso da ogni attività culturale
Il Super Green Pass salva cinema e teatri, sale da concerto, mostre e musei. Le regole della zona gialla avrebbero previsto infatti il dimezzamento della capienza di tutte le sale faticosamente e appena da pochi mesi tornate a riempirsi. Ma adesso, già in zona bianca, i non vaccinati vengono esclusi da ogni attività sociale e culturale e dunque la prevista riduzione di capienza non scatterà. Cinema e teatri, sale da concerto, ma anche feste e cerimonie pubbliche potranno essere frequentati solo da vaccinati o guariti. In zona bianca, gialla e anche in arancione mentre ovviamente in zona rossa tutte queste attività verranno chiuse. Green Pass rafforzato necessario già dalla zona bianca, per entrare in sale da ballo e discoteche che altrimenti, già in zona gialla, avrebbero dovuto chiudere i battenti.
Stadi e palestre. Il tampone negativo non basta più per andare alla partita
Niente stadio per chi non è vaccinato anche in zona bianca. Il tampone negativo non basterà più per andare a seguire la squadra del cuore né all’aperto né al chiuso, in palazzetti o impianti sportivi. Che dunque rimarranno alle attuali capienze anche nell’eventuale passaggio delle Regioni in zona gialla o arancione. Basterà invece il Green Pass base per accedere a palestre e piscine al coperto e per tutti gli sport che si effettuano in impianti al chiuso. Certificazione verde obbligatoria anche per accedere a docce e spogliatoi degli impianti sportivi tranne che per gli accompagnatori delle persone non autosufficienti, che siano disabili o bambini piccoli. Green Pass necessario anche per l’accesso a circoli e sport di base. A chi non è vaccinato e non vuole fare il tampone non resta che la possibilità di praticare sport all’aperto.