Repubblica: “Il ritorno di Stellone così cambia la squadra”

E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno ieri la notizia dell’esonero del tecnico del Palermo Bruno Tedino. A sostituirlo è nuovamente Roberto Stellone, che torna sulla panchina dei rosanero dopo la finale play-off persa col Frosinone. Questa decisione presa dal patron rosanero era nell’aria e la sconfitta con il Brescia è stata fatale. Grazie alla giornata di riposo dei rosanero, inoltre, il nuovo allenatore avrà il tempo di (re)introdurre i propri concetti di gioco. A tal riguardo, ecco un estratto dell’edizione odierna de “La Repubblica”:
Altro giro, altra corsa. A cinque mesi esatti dalla sua prima volta, Bruno Tedino subisce il secondo esonero in rosanero, lasciando la panchina per la seconda volta a Roberto Stellone. Un avvicendamento che sembrava vicino già dopo il pareggio contro la Cremonese, quando alla vigilia della partita di Foggia in molti davano Tedino in bilico. Le due vittorie di fila contro i pugliesi e soprattutto quella brillante contro il Perugia avevano apparentemente rinsaldato il rapporto fra Tedino e il Palermo, ma le frasi del patron Zamparini sulla qualità del gioco della sua squadra avrebbero dovuto mettere in allarme l’ex allenatore del Pordenone che paga così la brutta sconfitta di Brescia. […] Il Palermo di Stellone, paradossalmente, sarà più vicino a quello con cui Tedino ha iniziato la stagione. Si tornerà alla difesa a quattro ed è molto probabile che in avanti si passerà alle due punte con un trequartista a supporto. Di tempo per ridisegnare i rosanero Stellone ne avrà più delle dirette concorrenti. Sabato, infatti, il Palermo usufruirà di un turno di riposo per via del campionato a 19 squadre. Una sosta che capita a proposito e che mette nelle mani dell’allenatore un pacchetto di dieci giorni di fila per preparare al meglio la partita di domenica 7 ottobre alle 21 al “Barbera” contro il Crotone. I rosanero, ormai abituati agli avvicendamenti, rimarranno a lavorare in sede: scongiurata almeno per il momento l’ipotesi del ritiro […]“.