L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sul ritorno di Mignani al Barbera in occasione di Palermo-Cesena.
Attratto da prospettive di grandezza e poi rigettato nel limbo per il mancato raggiungimento di un obiettivo sportivo quasi miracoloso, Michele Mignani torna in Sicilia da avversario, con il dente avvelenato. Dopo l’esperienza con il Palermo, terminata con la sconfitta nei playoff, Mignani si presenta ora come condottiero del Cesena, una squadra che sta cercando di invertire la rotta dopo due prestazioni deludenti.
La sua storia con il Palermo iniziò ad aprile, quando sostituì Eugenio Corini, esonerato dopo una serie di risultati altalenanti che rischiavano di compromettere la qualificazione ai playoff. La sconfitta contro il Pisa, con la rimonta subita negli ultimi minuti, fu l’episodio decisivo per il cambio in panchina. Mignani prese il timone dei rosanero con l’obiettivo di risollevare la squadra dopo essere stato sollevato dall’incarico al Bari, ma la sua esperienza non fu delle migliori. Nonostante il cambio di modulo, passando dal 4-3-3 al 3-4-1-2, la squadra non riuscì a trovare continuità, ottenendo solo 10 punti in altrettante partite, concludendo la stagione con l’eliminazione ai playoff contro il Venezia.
Il Palermo, valutati i risultati, decise di non prolungare il contratto di Mignani e di affidarsi a Dionisi. Mignani, invece, si è rilanciato al Cesena, con la determinazione di non ripetere gli errori del passato. L’inizio della stagione era stato promettente, con due vittorie nelle prime tre partite. Tuttavia, la sconfitta contro lo Spezia e il pareggio in casa contro il Modena, nonostante la superiorità numerica, hanno frenato le aspettative.
Il Cesena resta comunque una delle squadre più prolifiche in Serie B, con 8 gol segnati, dietro solo a Pisa (10), Salernitana e Sudtirol (9). Tra i protagonisti, Shpendi è uno degli osservati speciali, con 3 reti, secondo marcatore del campionato. Dall’altra parte, il Palermo ha ritrovato fiducia dopo la vittoria contro la Juve Stabia, portando a 5 il numero di gol segnati in stagione. Entrambe le squadre hanno una buona capacità di coinvolgere diversi giocatori nelle azioni offensive: sei marcatori per il Cesena e cinque per il Palermo.
Mignani e il suo Cesena proveranno a uscire da un momento difficile, mentre il Palermo cercherà di confermare i progressi visti nell’ultima partita. Il campo del “Barbera” sarà il giudice finale, con il Palermo in cerca della prima vittoria casalinga e Mignani desideroso di rivalsa. Una nuova fase del campionato sta per cominciare.