L’edizione odierna di “Repubblica” parla della questione Di Matteo-Bonafede. «Sono ancora qui a chiedermi come sia stato possibile», diceva ieri sera Alfonso Bonafede. Nino Di Matteo diventa tabù – scrive il quotidiano -: non c’è traccia del suo nome nel post che il reggente si decide a fare, a un soffio dai tg delle 20. Nonostante ci provi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che interviene in difesa del suo Guardasigilli quasi fuori tempo massimo, un passaggio parlamentare è inevitabile ed è richiesto dalla maggioranza. Lo stesso Renzi avrebbe detto: «Se Salvini è furbo e non prepara una mozione giustizialista, ma intelligente — ha detto ieri l’ex premier ai suoi senatori — potremmo votarla. Potrebbe ricominciare tutto da dove si era interrotto a metà febbraio».