Come riportato da Massimo Norrito su Repubblica Palermo, l’imminente passaggio di Joel Pohjanpalo al Palermo ha riportato a galla una rivalità storica tra le tifoserie di Venezia e Palermo, nata oltre vent’anni fa con quello che passò alla storia come il “ratto di Pergine”.
La sera del 22 luglio 2002: il ratto di Pergine
È la sera del 22 luglio 2002. Maurizio Zamparini, da pochi giorni nuovo proprietario del Palermo, organizza un trasferimento clamoroso. Un pulmino noleggiato dal club rosanero arriva a Pergine Valsugana, dove il Venezia è in ritiro, e carica a bordo dodici giocatori. Rossi, Bilica, Conteh, Modesto, Lai, Marasco, Morrone, Ongfiang, Santana, Soligo, Di Napoli e Maniero lasciano il ritiro lagunare per raggiungere Longarone, in provincia di Belluno, dove il nuovo Palermo stava preparando la stagione.
Tra i passeggeri c’era Filippo Maniero, il beniamino della tifoseria lagunare, un giocatore che all’epoca poteva essere paragonato per popolarità a Pohjanpalo oggi. Quel trasferimento, orchestrato da Zamparini, segnò l’inizio di una profonda ostilità tra le tifoserie, accentuata dalle difficoltà in cui il Venezia si trovò dopo quel travaso di giocatori.
Una rivalità che si perpetua
Quella sera del 2002 lasciò un segno indelebile. Nei giorni successivi, i gradoni dello stadio di Longarone furono imbrattati con scritte ingiuriose contro Zamparini, e comparvero striscioni che esprimevano la rabbia dei tifosi lagunari. Oggi, con l’imminente trasferimento di Pohjanpalo, il “doge” del Venezia, i fantasmi di quella rivalità sono tornati a farsi sentire. Striscioni come “Il doge non si tocca” sono apparsi a Venezia, simbolo della resistenza di una tifoseria legata ai suoi simboli.
Pohjanpalo: da Venezia a Palermo per una nuova storia
Eppure, come allora, la passione dei tifosi conta poco di fronte agli affari. Joel Pohjanpalo, che a Palermo percepirà un ingaggio superiore rispetto a quello attuale, si appresta a vestire la maglia rosanero nei prossimi giorni. Il Venezia, da parte sua, incasserà una somma significativa che gli permetterà di cercare un sostituto per il bomber finlandese.
Una rivalità che non conosce tregua
A distanza di vent’anni, la rivalità tra Venezia e Palermo continua a bruciare, alimentata da episodi come questo. Come sottolineato da Massimo Norrito, al di là delle proprietà friulane, venete, inglesi o americane, la tensione tra le due tifoserie è un fuoco che non si spegne, perpetuandosi da quella famosa sera del 22 luglio 2002.
Un’altra pagina di questa storia è pronta ad essere scritta, ma l’eco di quel “ratto” e della rivalità tra due tifoserie così distanti, ma legate da eventi incrociati, continuerà a riecheggiare a lungo.