L’edizione odierna de “La Repubblica” ha deciso di parlare della figura dell’attuale ds rosanero Rino Foschi. Ecco un estratto dell’articolo: L’investitura non è di quelle ufficiali, ma Foschi se l’è ritrovata cucita addosso su misura in questi giorni e soprattutto ieri nel tradizionale appuntamento dello scambio di auguri con la stampa. È proprio Foschi l’unico a parlare del momento che sta attraversando la società rosanero. «Sapete tutti che è una fase di transizione e tutti stanno facendo il proprio lavoro. In questo momento la società siamo tutti noi e tutto va avanti secondo i programmi. Ci sono io, c’è la presidentessa De Angeli, ci sono tutti quelli che lavorano quotidianamente per l’unica cosa che in una squadra di calcio è la più importante e che è il risultato. Siamo primi in classifica, vogliamo tornare in serie A perché farlo sarebbe un sogno. So cosa significhi la serie A perché l’ho fatta qui a Palermo, questa città la merita e chi non ha mai fatto un campionato di A non sa nemmeno cosa significhi: è tutta un’altra cosa anche per chi deve raccontarla sui giornali. Fate un lavoro importante e dovete continuare a farlo». Sin dalla conferenza stampa che ha segnato il debutto degli inglesi a Palermo è stato subito chiaro che Foschi sarebbe stato il punto di riferimento. E non solo perché da organigramma è il direttore dell’area tecnica, quindi è lui ad avere in questo momento i contatti in ambienti federali e ad essere presente nelle riunioni in lega, ma anche perché ha scelto di prendersi questa responsabilità proprio davanti agli inglesi nel giorno della conferenza stampa. «Sono responsabile io di tutto a trecentosessanta gradi. Il confronto con la nuova proprietà sarà come quello che avevo con Zamparini: costante e quotidiano. Zamparini resterà consulente personale per amicizia e a titolo gratuito. Tutte le responsabilità adesso ricadranno su di me, alla nuova proprietà io vado bene e a me sta bene questa situazione». E’ sempre Foschi che sta illustrando il prodotto Palermo a chi ha manifestato l’interesse a comprare. «Gli sto facendo vedere il modo in cui lavoriamo e tutti i vari aspetti della società» ha detto qualche giorno fa al termine di una riunione operativa con gli inglesi. Foschi ha preso la parola anche mercoledì sera alla Tonnara Florio in rappresentanza della società davanti a tutta la squadra riunita insieme a tutti i dipendenti per lo scambio di auguri natalizio. Il suo ruolo all’interno del club è testimoniato dalla fotografia che apre la raccolta di scatti della serata, pubblicata sul sito ufficiale del club, in cui lui è al centro fra la presidentessa Daniela De Angeli alla sua destra e il capitano Ilija Nestorovski alla sua sinistra. Ieri però non c’era nessun rappresentante inglese all’aperitivo organizzato allo stadio per lo scambio di auguri con i giornalisti. Forse perché anche ieri fra le società della sterminata galassia che ruota intorno a chi ha detto di volere comprare il Palermo c’è stato un altro movimento: dopo che mercoledì la Sport Capital Group aveva cambiato nome in Jonzi23 Limited, ieri Clive Richardson e John Treacy hanno creato una nuova società, proprio con il nome di Sport Capital Group. Il capitale sociale della neonata Ltd è di cento sterline, per pagare i dieci euro del prezzo di vendita del club stavolta bastano e avanzano.