Repubblica: “Il piano della Figc, un fondo salva-calcio e cassa integrazione”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul piano della FIGC per superare il tragico momento. L’idea di sforare la scadenza naturale del 30 giugno, la data in cui prestiti e contratti finiscono e i bilanci della maggior parte dei club chiudono, è ormai universalmente accettata. La Figc, con il presidente Gravina non esclude sconfinamento ad agosto. Non lo esclude nemmeno la Uefa, che ha fatto un ragionamento partendo dalle date della prossima annata che, per le competizioni di club, dovrà concludersi entro il 1° giugno 2021, per poi lasciare spazio all’Europeo. Su queste basi, la stagione 2020/21 potrebbe partire il 12 settembre: con un tour de force (niente pausa natalizia e turni infrasettimanali ingolfati), si può fare. Perciò la Uefa ritiene che la finale di Champions possa giocarsi addirittura a Ferragosto. Un azzardo, forse: per i più, infatti, sarebbe meglio non andare oltre il 31 luglio, già considerato un approdo estremo. Intanto la Fifa ha istituito un gruppo di lavoro per studiare come attuare la proroga dei contratti oltre il 30 giugno (per fare un esempio: Kulusevski, che dal 1° luglio sarà della Juve, resterebbe comunque al Parma fino a campionato finito) e il tema è stato all’ordine del giorno anche della riunione convocata ieri dalla Figc, cui hanno partecipato i presidenti delle leghe di A, B, C e Dilettanti e delle associazioni di allenatori, calciatori e arbitri. Al centro del confronto, in ogni caso, le proposte urgenti e a medio termine da presentare al governo per sostenere il sistema calcistico, che non è solo il circo dei gol miliardari ma, soprattutto, una percentuale dirimente del Pil. La richiesta dello stato di crisi per il sistema include l’estensione della cassa integrazione ai calciatori con contratti fino ai 50 mila lordi, la proroga delle concessioni sugli impianti, la sospensione dei canoni di locazione. Nel prossimo decreto di aprile potrebbe entrare la sospensione per un anno del divieto per le sponsorizzazioni delle agenzie di scommesse. Il tavolo della Figc resta aperto: la prossima discuterà i parametri per ottenere le licenze di iscrizione ai campionati, quella dopo ancora di taglio degli stipendi, tema sul quale anche la Fifa si sta attrezzando. Nel frattempo, a Zurigo stanno pensando alla creazione di un fondo economico di garanzia, stessa iniziativa che sta prendendo a livello nazionale la Figc: un «fondo salva-calcio» al quale destinerà una quindicina di milioni e che vedrà coinvolti altri protagonisti del movimento, in modo da sostenere la tenuta in sicurezza dei club in crisi di liquidità.