Repubblica: “Il “piano B” per la riapertura in Sicilia già esiste, ok degli esperti “Sì a messe e pranzi all’aperto”. Il parere del comitato tecnico scientifico: “Con cautela possono ricominciare pure i parrucchieri”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul “piano B” della Sicilia per riaprire le attività, sul tavolo del governatore dal 18 aprile. Attività che nell’Isola, dove i contagi sono limitati, potrebbero ripartire subito, se si rispettano le regole su igiene, distanze di sicurezza e uso obbligatorio di mascherine certificate. «Per fare un esempio — spiega Pomara — la scienza e le evidenze suggeriscono che stare all’aperto a distanza di un metro o oltre ha un rischio bassissimo. Quindi, se si può andare in una villa a prendere aria, si può anche pregare al cimitero o partecipare alla messa all’aperto. Semmai, non ci si scambierà il segno della pace e non ci si stringerà la mano al parco. Per non parlare delle case di campagna o al mare: meglio stare lì che in un appartamento». Via libera, secondo l’esperto, potrebbero avere anche parrucchieri e barbieri, ma a determinate condizioni: «Clienti ricevuti per appuntamento, controllo sanitario di titolari e dipendenti mediante modello di sorveglianza attiva da parte delle Asp, locali sanificati con frequenza, obbligo di mascherine certificate e adeguate per tipologia, guanti con gel disinfettante e all’inizio niente barba né manicure».