Il Palermo torna a perdere e lo fa nel peggiore dei modi, cedendo 2-1 al Pisa al Barbera in una gara segnata dagli errori individuali e da un primo tempo da incubo. Dopo l’illusione di ripresa mostrata a inizio anno, i rosanero incassano la seconda sconfitta consecutiva, tornando in piena crisi di risultati e classifica. La prestazione della squadra di Dionisi riporta alla luce tutti i problemi già emersi nella prima parte di stagione, con un primo tempo disastroso e una reazione tardiva, ma insufficiente.

Come sottolinea Massimo Norrito su Repubblica Palermo, la sconfitta contro il Pisa mette nuovamente in discussione la posizione dell’allenatore rosanero. Due regali difensivi permettono ai toscani di indirizzare la gara già nella prima mezz’ora: prima il rigore di Rus, assegnato per un tocco di mano di Ranocchia, poi la clamorosa indecisione di Desplanches, che si incarta con il pallone e spalanca la porta a Lind per il raddoppio.

Ripresa di cuore, ma il Palermo non ribalta la gara
Dopo un primo tempo sotto tono, il Palermo prova a reagire nella ripresa, alzando il ritmo e aumentando la pressione nella metà campo avversaria. Al 14′, Brunori accorcia le distanze con un bel destro a giro su assist di Segre, riaccendendo le speranze rosanero. La squadra di Dionisi conquista metri e riesce a mettere in difficoltà il Pisa, vincendo più contrasti e schiacciando gli ospiti nella loro area.

Nel finale, il tecnico prova la carta del tridente offensivo, inserendo Di Francesco per Verre e Pierozzi per Diakité, ma la spinta rosanero non basta. L’ultima occasione capita sui piedi di Le Douaron, ma Semper si oppone con una grande parata. Nonostante il forcing finale e un possibile rigore negato per trattenuta su Le Douaron, il Palermo non trova il pareggio e chiude con l’ennesima sconfitta.

Ora, oltre ai punti persi, c’è da valutare anche la situazione di Dionisi, sempre più sotto esame. Il Palermo, che aveva ambizioni di vertice, si trova nuovamente a dover fare i conti con una stagione complicata, mentre il Pisa continua la sua corsa nelle zone alte della classifica.