Repubblica: “Il Palermo sotto accusa, blitz di Zamparini in città. I dettagli”
L’edizione odierna de “La Repubblica” ha scritto in merito al blitz di Zamparini in città. Ecco quanto si legge:
“Due sconfitte di fila, un gol fatto in centottanta minuti e sei subiti. Un campanello d’allarme che ha spinto il proprietario del Palermo a correre in città per incontrare la squadra e lo staff tecnico e capire costa sta accadendo alla sua squadra. Nelle ore immediatamente successive alla sconfitta contro il Foggia era stata anche valutata la possibilità di mandare la squadra in ritiro fino alla partita di sabato contro il Perugia. Poi è stato lo stesso Zamparini a decidere di incontrare la squadra in città. Il patron è arrivato allo stadio dopo le 14, poi è stato raggiunto dal direttore sportivo Fabio Lupo. In sede c’era già il presidente Giovanni Giammarva con il quale ha parlato della situazione amministrativa del club in attesa che arrivasse lo staff tecnico. Zamparini ha incontrato tutte le componenti della squadra, dallo staff medico ai giocatori, in momenti diversi. L’unico che ha visto due volte è stato il capitano Nestorovski che ha incontrato prima della riunione con l’allenatore e successivamente con il resto della squadra. Dopo il capitano, intorno alle 16, è stato il turno dell’allenatore Bruno Tedino e del suo staff. Poi alle 17 è stata la volta della squadra, radunata nella sala stampa dello stadio. Zamparini ha cercato di capire se il momento negativo che sta attraversando la formazione sia di carattere fisico, tecnico o psicologico. Alle varie componenti, ognuna per le proprie competenze, ha fatto domande specifiche: dalla preparazione atletica fino agli accorgimenti tattici. Da Nestorovski ha avuto rassicurazioni sul fatto che la squadra è con il suo allenatore ed è compatta. « Quella contro il Foggia – aveva detto Zamparini prima di partire per Palermo al sito ufficiale del club – è stata una bruttissima sconfitta. Una squadra che vuole andare in A non può essere in vantaggio a un quarto d’ora dalla fine e poi perdere la partita. Abbiamo perso la bussola e questo non è da grande squadra. Non mi preoccupa la vetta della classifica o i tre punti persi, ma la condizione psicofisica della squadra che dalle ferie di Natale ancora non si è ripresa. Questa non è più quella squadra che avevamo lasciato prima della sosta. Non basta andare a vincere a Perugia, ma dobbiamo farlo anche a Vercelli e in casa con l’Ascoli se vogliamo tenere il passo e andare in A, altrimenti non andiamo da nessuna parte». Il patron ha lasciato lo stadio intorno alle 17,30 preferendo non rilasciare ulteriori dichiarazioni. Chi ha parlato dopo l’incontro con Zamparini è stato con un post su Facebook il capitano Nestorovski. « È facile camminare a testa alta quando i risultati sono positivi – ha scritto l’attaccante – Noi, anche se veniamo da due sconfitte consecutive, la testa la teniamo ancora più alta. La motivazione, la fame, la rabbia, la determinazione è tale da essere già tutti con lo sguardo e con la testa alla prossima partita. Nulla ci potrà fermare nel raggiungere il nostro traguardo, non si molla di un centimetro, chi pensa di mollare faccia spazio a chi ha fame»”.