L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro la Cremonese.
L’urlo liberatorio di Dionisi. Tre punti conquistati con i denti per ripartire, ma quante incertezze per il Palermo, che espugna lo “Zini” con fatica dopo gli inciampi contro Brescia e Pisa. Dionisi tenta la rivoluzione, ma le problematiche non si cancellano con un semplice colpo di spugna. Un segnale, però, è arrivato.
C’era delusione e rabbia, e l’allenatore non si è nascosto. Ha cercato subito il riscatto con decisione, stravolgendo la formazione per trovare le soluzioni migliori e lanciando un messaggio a chi non dà il 100% nel progetto. Il clima è teso. Saric è rimasto a casa per problemi “motivazionali”, e sembra che certi atteggiamenti abbiano infastidito Dionisi, che ha preferito fare a meno di lui insieme alla dirigenza. Brunori, la stella del Palermo, parte dalla panchina per rifiatare ma si rivelerà decisivo.
Spazio alle prime volte: Henry è titolare, positivo nel gestire molte palle complicate, e Di Mariano è capitano dopo il recente prolungamento del contratto. A centrocampo, Blin, Gomes e Ranocchia partono titolari; Ranocchia, sottotono, sarà sostituito da Verre. La difesa, senza Nedelcearu e Lucioni per infortunio e con Baniya appena ufficializzato (debutto nel finale), era il reparto più critico. Nella linea a quattro, Pierozzi prende il posto di Diakité, con Nikolaou, Ceccaroni e Lund a sinistra.
La Cremonese parte forte con Antov che, al 4′, manca il bersaglio di testa a tu per tu con Desplanches; poco dopo, Tsadjout, servito da Zanimacchia, manda fuori di poco. La squadra di Stroppa controlla il gioco, spinge con Sernicola e si affida al talento dell’ex Vazquez, spesso arretrato per smistare palla, che costringe Blin al giallo. I rosanero tremano. Majer realizza un gran gol, ma l’arbitro concede un fallo dubbio su Ceccaroni, salvando un Palermo a tratti timido ma sempre in partita.
Nel secondo tempo, l’assedio della Cremonese continua fino al 60′, quando il Palermo si sveglia grazie ai cambi e Gomes prova a impensierire Fulignati con un tiro potente, trovando una grande risposta del portiere. Poco dopo, il Palermo trova il vantaggio con Insigne, grazie a un’azione iniziata da Brunori e proseguita da Di Francesco, che serve Insigne per un facile tap-in. Brunori sfiora il raddoppio, ma la Cremonese cerca disperatamente il pareggio nel finale.
Archiviato l’incontro, i rosanero possono ora fermarsi un attimo, ricaricare le energie e concentrarsi sulla preparazione durante le due settimane di pausa per gli impegni delle nazionali il 7 e l’8 settembre. Dionisi potrà affinare tattiche e strategie mentre prende confidenza con i nuovi arrivi che hanno avuto poco tempo per integrarsi.
De Sanctis ha circa 48 ore per definire gli ultimi dettagli di un organico che si avvia verso la completezza, ma manca ancora qualcosa per navigare serenamente nel campionato. L’arrivo di Baniya non ha chiuso il mercato; la priorità è rinforzare l’attacco con un giocatore duttile che possa aiutare il Palermo in diverse situazioni offensive.
Tadeo Allende (25) è il profilo più adatto: giovane con margini di miglioramento, è un’ala destra che può giocare anche a sinistra o al centro. L’affare è vicino alla chiusura, con il Celta Vigo che inizialmente era titubante sulla cessione dell’argentino, pagato 4,5 milioni di euro dal Godoy Cruz, ma sembra essere convinto dalla formula del prestito con diritto di riscatto. Il ritardo nella firma sarebbe legato solo alle tempistiche del Celta Vigo, che prima vuole cedere Unai Nunez all’Athletic Club per poi concludere con il Palermo.
La prima vittoria porta tranquillità, ma deve essere solo l’inizio di un percorso di crescita costante.