Repubblica: “Il Palermo sfida l’Ascoli. Corini chiama il pubblico: «Ci darà la spinta giusta»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo che sfida l’Ascoli riportando anche le parole di Corini.
Da una parte c’è una macchina che ha funzionato bene e ha conquistato 4 punti contro Perugia e Bari, dall’altra i nuovi innesti da inserire per fare il salto di qualità. Ma stasera al “Barbera”, nella gara delle 20.45 contro l’Ascoli, Eugenio Corini dovrebbe scegliere la continuità. «I nuovi sono arrivati da poco, chi da
una settimana, chi da qualche giorno, e chi ha giocato le partite precedenti lo ha fatto molto bene – dice il
tecnico – Penserò al modo giusto per inserire i giocatori che sono arrivati, ma non ci saranno grandi cambiamenti».
Così il Palermo dovrebbe scendere in campo con lo stesso modulo delle prime due giornate di campionato. Un 4-2-3-1, dove l’unica grande novità è una scelta obbligata per sostituire lo squalificato Marconi in difesa, per cui si giocano il posto il debuttante Bettella e il “vecchio” Lancini. E quindi: Pigliacelli in porta, una linea difensiva con Nedelceraru e Bettella o Lancini come centrali di difesa, Crivello a sinistra (dato che Sala non ha ancora recuperato), Buttaro a destra; la coppia Damiani e Broh a centrocampo e sulla trequarti, Valente a sinistra, Elia a destra e Floriano in mezzo, alle spalle di Brunori.
«Se fossimo in una situazione di normalità e avessi preso la squadra ad inizio ritiro, i nuovi giocatori avrebbero avuto modo e tempo per essere inseriti nell’idea di gioco che si vuole sviluppare – ha spiegato ancora il tecnico rosanero – ma occorre anche consolidare l’atteggiamento dei giocatori che ci hanno permesso di conquistare 4 punti in due gare difficilissime». Se Segre non partirà titolare – «è a disposizione, ma ha solo due allenamenti alle spalle» – i due nuovi che hanno qualche possibilità di scendere in campo dall’inizio sono Stulac e Di Mariano. «Stulac ha bisogno di un periodo di adattamento, ma ha una qualità tecnica veramente importante – continua Corini – Cercherò di capire se forzare o prendere tempo, anche perché Damiani ha fatto molto bene».