L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul pari di ieri del Palermo contro il Messina.
Un derby in cui le due squadre si dividono equamente la posta in palio. Quella tra Palermo e Messina è stata una partita dai due volti e il risultato lo conferma. La prima parte ha visto protagonisti i rosanero di Baldini che hanno imposto un ritmo alto e sono andati meritatamente sul 2 a 0. Nella seconda, però, c’è stato un evidente calo e il Messina ne ha approfittato, rimontando la gara con merito. I rosa vanno a quattro punti dal secondo posto in classifica mentre i giallorossi sono sempre in zona play- out, a meno cinque dalla zona salvezza.
Un minuto di silenzio per l’ex presidente Maurizio Zamparini, scomparso due giorni fa, ha preceduto il fischio d’inizio e i giocatori hanno indossato una fascia nera al braccio in segno di lutto. Baldini conferma la formazione schierata contro il Monterosi con la sola eccezione di Buttaro terzino destro al posto di Accardi. Il primo tempo del Palermo è tutto l’opposto di quello visto domenica scorsa contro il Monterosi: la squadra rosanero parte subito forte, pressa alto e mantiene sempre un ritmo costante con il Messina che, invece, in difesa è sempre in affanno.
La chiave è sulla fascia destra con Valente che è il migliore dei suoi: i rosa si rendono pericolosi già al quarto minuto con Brunori che serve proprio l’esterno, che calcia in porta ma Lewandowski si fa trovare pronto parando la conclusione. Il Messina fa il suo primo tiro nello specchio sei minuti dopo con Marginean ma non impensierisce Pelagotti che blocca facilmente. I rosa allora passano al 13’: un lancio verso destra scavalca la difesa giallorossa, Valente scatta, mette un pallone basso in mezzo e Brunori è puntuale e batte Lewandowski per l’1 a 0. Per l’attaccante italo- brasiliano è l’ottavo gol in campionato. La squadra di Baldini va vicina al raddoppio dopo due minuti quando nell’area ospite li, Luperini si ritrova la sfera a due passi dalla porta, calcia, ma Lewandowski fa muro e salva. Il Palermo riesce sempre a sfondare dallo stesso lato e ancora una volta Valente al 37’ crossa un altro pallone a tagliare tutta l’area avversaria ma Floriano, davanti a Lewandowski, non riesce a centrarla e alza sopra la traversa. Tre minuti più tardi, il portiere giallorosso è protagonista in negativo: regala una punizione al Palermo per un intervento con le mani fuori dall’area, Valente calcia trovando una deviazione e su calcio d’angolo seguente, al 41’, proprio il numero 30 tira da fuori dopo una respinta della difesa del Messina e segna il terzo gol in stagione con una conclusione all’angolino e si va all’intervallo sul 2 a 0. Il tecnico giallorosso Raciti non è ovviamente soddisfatto e ne cambia tre all’inizio dei secondi 45 minuti, modificando anche il modulo con una squadra più offensiva. La mossa sortisce l’effetto sperato e il Messina riesce a rimontare in un quarto d’ora. Prima accorcia le distanze dopo cinque minuti dall’avvio di ripresa, con il Palermo che spreca un angolo a favore, i giallorossi ripartono con i rosa sbilanciati e, su cross di Piovaccari, Concalves gira di testa il pallone che scavalca Pelagotti, sbatte sul palo ed entra in rete. Poi su cross da corner al 61’ vengono pareggiati i conti su colpo di testa di Marginean. Il Palermo è frustrato e spaesato, e allora il Messina va vicino dopo pochi minuti al vantaggio con un tiro dal limite di Piovaccari che Pelagotti respinge con i piedi. Al 70’ c’è un episodio dubbio: il solito Valente crossa dalla sua fascia di competenza per Brunori che, marcato da un difensore, cade in area ma per l’arbitro non c’è nulla. Baldini cambia la sua formazione per inserire forze fresche: fuori Crivello, Marconi e lo stanco Valente per Giron, Perrotta e Fella. Il risultato rimane però lo stesso e le due squadre non si fanno male dividendosi il punto.