Repubblica: “Il Palermo rivede i fantasmi della rimonta”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e i fantasmi della rimonta.

«Non c’è ancora la serenità e una buona condizione globale che ci permettono di essere quelli che vogliamo». Alla fine della partita vinta contro il Pisa per 3-2, in un passaggio della conferenza stampa, anche un Eugenio Corini rinfrancato dal ritorno ai tre punti ha dovuto ammettere che in casa rosanero ci sono ancora molte cose da correggere. E si riferiva evidentemente non solo ai primi 25 minuti giocati molto male, ma ai due gol subiti nei primi 5 minuti del secondo tempo, dopo che il Palermo si era svegliato e aveva chiuso la prima frazione con il doppio vantaggio.

Ma anche allo psicodramma evitato nel finale, quando, dopo aver fallito il 4-2 con l’uomo in più con Brunori, la squadra rosanero ha chiuso il recupero in affanno, rivedendo i fantasmi della beffa di Parma. Del resto, non è la prima volta che la squadra rosanero paga a caro prezzo i finali di partita: nelle brutte sconfitte casalinghe contro Cosenza e Cittadella, in fin dei conti, i due gol avversari decisivi sono arrivati nel recupero. Il Palermo che a Natale giocherà in tre giorni due scontri diretti per i piani alti della classifica – sabato a Como e per Santo Stefano al “Barbera” contro la Cremonese – è una squadra da dottor Jekyll e Mr. Hyde.

Contro il Pisa ci sono state almeno 4 gare in 90 minuti: la prima fino al 25esimo con gli avversari che hanno tenuto il gioco in mano, mettendo in difficoltà sistematicamente la difesa del Palermo con un gol annullato dal Var che avrebbe potuto cambiare la partita.  La seconda metà della prima frazione è stata una delle migliori della stagione rosanero e sono arrivati due gol. Poi c’è stato un black out totale, con due reti subite che hanno ricordato la partita con il Brescia, anche allo stesso Corini, come ha detto nel post-gara. Ed è inutile girare attorno al fatto che senza l’espulsione di Marin, il Palermo probabilmente non avrebbe vinto la partita. I segnalidi fragilità psicologica sono arriva ti anche nella fase finale, quandoil Pisa in 10 ha sfiorato il pareggio.

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Redazione Ilovepalermocalcio