Repubblica: “Il Palermo riparte con una difesa inedita e tre scontri diretti. I rincalzi scalpitano…”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo che in vista della sfida contro il Venezia avrà una difesa inedita.

La sconfitta di Cosenza da archiviare in fretta inventando una difesa inedita, la tegola dell’infortunio di Saric e giocatori che scalpitano per far decollare la loro stagione. Dopo la pausa per l’impegno delle nazionali, il Palermo affronta una settimana decisiva per la classifica e i bilanci della prima parte di stagione. Perché a dicembre, con i Mondiali che non fermano la serie B, la squadra di Corini affronterà quattro partite in due settimane, tra cui tre scontri diretti, a partire dalla gara al “Barbera” contro il Venezia di domenica. E poi, a Benevento (4 dicembre), in casa contro il Como (nel turno infrasettimanale dell’8) e a Ferrara contro la Spal (11).

La difesa inedita. Il reparto con più novità nello scacchiere di Corini è la difesa, che dopo l’imbarcata di Cosenza, la quinta volta con tre reti subite, era tornata sul banco degli imputati. Contro il Venezia Marconi è squalificato e avrà la sua grande occasione Bettella, uno degli acquisti per alzare il tasso tecnico, che finora ha giocato appena 233 minuti. Il centrale in prestito dal Monza, che era nel giro dell’under 21, viene da una stagione complicata in Brianza e a Palermo non è ancora riuscito ad affermarsi per una serie di circostanze sfavorevoli: l’arrivo in condizioni non ottimali, gli acciacchi nel ritiro di Manchester e la concentrazione non sempre impeccabile, come testimonia il rosso rimediato a Reggio nell’unica gara da titolare. Motivo per cui, nelle gerarchie, Corini ha finito per preferire “l’usato sicuro” e protagonista della promozione Ivan Marconi.

L’altra grande novità è il rientro di Sala, che nella pausa ha avuto il tempo per allenarsi e recuperare dall’infortunio e potrà riprendersi una fascia sinistra senza padroni, dove si sono alternati in quattro. Corini, invece, non ha potuto lavorare con i due nazionali. Nedelcearu con la Romania ha giocato più di settanta minuti contro la Slovenia e Mateju ha ritrovato la sua Repubblica ceca dopo quasi sei mesi, con una gara intera contro la Turchia, che ha ricaricato il laterale destro, non impeccabile a Cosenza.  La sosta, invece, potrà giovare a Leo Stulac, esperto regista di centrocampo, chiamato a prendere le redini del gioco del Palermo è scivolato in panchina dopo la debacle di Terni. Da allora, complice l’exploit di Claudio Gomes, lo sloveno per tre volte è rimasto fuori e contro il Modena è subentrato giocando appena 9 minuti, mentre ha saltato la trasferta di Cosenza per un acciacco muscolare. Eppure, è dalle qualità dell’ex di Empoli e Venezia che il Palermo può migliorare nella fase di possesso e di costruzione del gioco. E gli impegni ravvicinati potrebbero convincere Corini a impiegare sia lui che Damiani, per far rifiatare Segre, Broh e Gomes