L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul ritorno di Di Mariano.
Un altro nuovo inizio per il “picciotto”. Contro lo Spezia Eugenio Corini avrà a disposizione Francesco Di Mariano, che ha risolto il secondo infortunio muscolare dopo quello che lo aveva fermato in ritiro. Per il numero 10 palermitano è un’altra occasione per ritrovare la migliore condizione e lasciarsi alle spalle una costante della sua esperienza in rosanero: quando dà la sensazione di essere in grande crescita fisica e mentale un infortunio si mette in mezzo.
Era successo l’anno scorso, quando nel suo momento migliore, dopo il gol contro il Pisa e la doppietta a Cittadella, il ginocchio che lo tormentava da mesi lo aveva obbligato a fermarsi per un’operazione che avrebbe fatto terminare anzitempo la sua stagione. Poi, in estate, un problema muscolare lo ha messo fuori causa durante una parte della preparazione. Alla prima contro il Bari era arrivato l’errore dal dischetto. Ma Corini, nelle prime cinque partite gli ha sempre dato fiducia e lui aveva ripaato la scelta dell’allenatore con un assist prezioso nella prima vittoria esterna contro la Reggiana. Eppure ancora una volta a fine settembre si è messo in mezzo un problema fisico, che sembra alle spalle.
Di sicuro l’attaccante esterno, adesso, parte leggermente dietro nelle gerarchie rispetto a Di Francesco, che nello scacchiere di Corini è il titolare designato della fascia sinistra, mentre a destra gioca Roberto Insigne. Ma il 4-3-3 molto è dispendioso per i giocatori offensivi di fascia, a cui il tecnico chiede spesso un sacrificio in più in fase difensiva, soprattutto nella catena di sinistra, dove la coppia Lund-Aurelio spinge molto. Per questo Di Mariano nella logica delle alternanze è fondamentale. Anche per il proverbiale spirito di sacrificio, le fiammate improvvise, e il pressing forsennato con tanto di recuperi grintosi che fanno parte delle sue caratteristiche.