L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla trattativa per cedere il Palermo.
In attesa di capire qual è il fondo interessato all’acquisto del Palermo, ci si interroga sui tempi per la chiusura dell’operazione. Mirri ha dato un ventaglio di ipotesi molto ampio: da quindici giorni a due mesi.
Sulla tempistica potrebbe influire anche il contenzioso con Di Piazza, anche se per i consulenti legali dei manager che si stanno occupando della trattativa ci sarebbe poco da temere. L’udienza al tribunale di Catania, competente per questioni che riguardano società con sede all’estero come la Italplaza di Di Piazza, è fissata l’ 8 novembre davanti al giudice Chiara Salamone. Il tribunale etneo dovrà pronunciarsi sul sequestro conservativo dei beni chiesto dall’ex vicepresidente del Palermo e fissare quanto spetta all’ex socio che ha chiesto una liquidazione di 11,9 milioni di euro.
La somma va ben oltre il quaranta per cento del capitale sociale rosanero da quindici milioni versato da Di Piazza. E soprattutto è nettamente superiore a quanto fosse in cassa nel momento in cui è stato esercitato il diritto di recesso. Che è l’esatto momento in cui, secondo la legge, si deve calcolare l’importo da liquidare.