L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo che andrà a Como in cerca di conferme.
«Non siamo usciti dal momento no ma abbiamo fatto un passo importante», dice Corini. La rincorsa del Palermo ricomincia da Como. Sarà il primo capitolo di un’opera sportiva divisa in due atti e focalizzata sul risollevare le sorti della squadra per imporsi con forza sul campionato riprendendo la bussola in direzione serie A. Prima il Como, terzo, nel suo stadio in cui ha perso solo con la Cremonese; poi proprio la formazione guidata da Stroppa che ha un punto solo in più dei rosa. Due sfide per il sorpasso e per un solo futuro.
«Fondamentali, contro avversari che come noi ambiscono a un torneo di livello – così l’allenatore rosanero nella sala stampa del “Barbera” –. Sotto l’albero di Natale vorrei trovare la vittoria di Como e poi puntare alla prossima. Abbiamo preparato la gara al meglio, purtroppo non ci arriviamo come volevamo». Il riferimento è all’ultimo forfait nel gruppo che si aggiunge a quello di Coulibaly. Lucioni ha accusato un fastidio alla gamba destra, tanto da non rientrare nei convocati. «Assenze pesanti di due titolarissimi, ma dobbiamo avere la capacità di reagire. Fabio verrà valutato prossimamente e capiremo se rientrerà con la Cremonese o dopo la sosta. Intanto era inutile rischiarlo».
Allarme in difesa, quindi, dove manca all’appello ancora Ceccaroni, fermato a novembre da una lesione al bicipite femorale della gamba sinistra. Corini si ritroverà con parte della retroguardia ridisegnata sul modello di quella dell’anno scorso: al fianco del già confermato Marconi agirà quindi Nedelcearu, che ha totalizzato appena 17 minuti nella partita vinta contro il Venezia entrando dopo l’infortunio di Mateju. «Ionut è pronto, si è sempre allenato con intensità – spiega il “Genio”– ma ha davanti Lucioni nelle gerarchie. Normale un po’ di frustrazione visto che in passato era inamovibile. Ulteriori valutazioni saranno approfondite dopo questo mini ciclo di incontri».