Repubblica: “Il Palermo bis convince e strappa un pari. Contro il Brescia finisce 0-0: indicazioni utili per Tedino”

“Difficile dire come sarebbe finita con quegli otto in campo. Difficile e anche un esercizio inutile che non renderebbe merito a chi invece la partita l’ha giocata. Certo è che il Palermo che è ha portato via lo 0 a 0 da Brescia non ha deluso e ha mostrato la stessa personalità vista in campo nella gara di esordio contro lo Spezia. Un Palermo che, ancora una volta, ha fatto quello che Tedino aveva promesso alla vigilia affrontando la gara a testa alta, senza il minimo timore reverenziale e soprattutto cercando di non dare peso alle assenze per gli impegni delle nazionali, come a voler dimostrare che il Palermo bis non ha nulla di meno del Palermo titolare. Il Brescia che gioca per la prima volta in casa sotto gli occhi del nuovo proprietario Massimo Cellino, è squadra quadrata anche se giovane, con Caracciolo eterno punto di riferimento in avanti. Ne viene fuori un primo tempo molto equilibrato e soprattutto, per gran parte, senza emozioni. Per gran parte, appunto. La gara, infatti, ha un sussulto alla mezzora. Prima è il Brescia a sfiorare la rete con un uno-due che vede protagonista il portiere rosanero Pomini che dice no al tiro in piena area di Cortesi e al colpo di testa ravvicinato di Caracciolo. Poi tocca al Palermo sfiorare la rete con Embalo che, direttamente su calcio di punizione, trova una traiettoria beffarda sulla quale Minelli tocca la palla che colpisce la traversa e ritorna in campo. È il momento più intenso di un primo tempo privo di grandi emozioni, ma sicuramente molto bello dal punto di vista tattico con le due squadre impegnate a fare gioco in una immaginaria staffetta. Ed è proprio in questa ottica che si mette in mostra Gnahorè. Il francese tesse il gioco, va a recuperare e si fa vedere in fase di conclusione dimostrando grande personalità. Quella che ha pure Embalo, il più vivace in attacco, al quale i suoi ex tifosi non risparmiano i buu razzisti. Resta in ombra La Gumina che, è vero che non viene aiutato dai compagni, ma è anche vero che spesso resta fuori dall’azione tanto che Tedino, al quarto d’ora della ripresa, decide di cambiarlo dopo che il Palermo corre un rischio colossale con Machin che colpisce il palo dopo avere bruciato sullo scatto Bellusci. Il tecnico rosa cambia i musicisti ma non cambia lo spartito. Al posto di La Gumina entra Rispoli che va a destra, Morganella si sposta a sinistra mentre Rolando avanza sulla trequarti. Una mossa che porta al tiro da fuori di Coronado che impegna il portiere in angolo e alla fuga di Rispoli sul quale esce in presa bassa Minelli. Il processo di trasformazione dei rosa si completa un quarto d’ora dopo quando anche Embalo lascia il campo e al suo posto entra il centrocampista Fiordilino. Adesso è un Palermo che ha in Coronado il giocatore più avanzato. Un Palermo che cerca di portare a casa il risultato. Un pareggio che i rosanero alla fine conquistano meritatamente”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.