Repubblica: “Il Palermo a Frosinone, la sfida mai banale che vale il primato”

“Pochi, ma mai banali. I precedenti fra Frosinone e Palermo non sono tantissimi. Anzi, questo è il terzo campionato in cui le due squadre si ritrovano di fronte e non è mai capitato che questa partita si giochi due volte nella stessa categoria. La prima volta è stata in serie C ventinove anni fa con i rosanero vincenti sia all’andata che al ritorno, poi in serie A due stagioni fa (anche in questo caso Palermo vincente sia all’andata che al ritorno) e ora in B.
La prima volta in assoluto vide le due formazioni arrivare alla doppia sfida con stati d’animo diversi: quella del 1988/89 era una stagione in cui il Palermo provava il doppio salto dalla C2 alla B. Erano gli anni dalla rinascita dopo la radiazione e dopo la vittoria del campionato dell’anno precedente i rosanero furono costretti ad accontentarsi del terzo posto a due punti dal Foggia e dal campionato cadetto. All’andata, al “Matusa” vinse il Palermo per 2-0; al ritorno, a Trapani perché la Favorita si stava facendo più bella per i Mondiali del 1990, finì 1-0. Quella di sabato la sarà la prima volta nel nuovo stadio “Benito Stirpe”, visto che il “Matusa” ormai ha chiuso i battenti. Proprio quello, però, è stato l’ultimo campo a ospitare la sfida fra Frosinone e Palermo. Una partita che alla vigilia di quel 24 aprile del 2016 valeva la salvezza e sembrava dal pronostico chiuso in favore dei padroni di casa. Il Frosinone, infatti, era terzultimo con 30 punti, in vantaggio di una lunghezza sui rosanero, penultimi a quota 29, e a secco di vittorie da tredici partite di fila. Per i tifosi del Palermo accadde quello che in pochi speravano: vinsero i rosanero 2-0, bissando il 4-1 dell’andata, con un gol di Gilardino e uno di Trajkovski, ci fu il sorpasso in classifica e uno slancio che portò fino alla salvezza ottenuta all’ultimo momento nell’ultima partita dell’ultima giornata. A guardare le cronache di quel periodo sembrava che il pericolo scampato potesse servire da insegnamento per il Palermo. E invece la storia ha detto che i rosanero sono retrocessi nella stagione seguente. Proprio mentre il Frosinone provava a programmare un futuro mettendo le basi per la costruzione del nuovo stadio dove si giocherà per l’appunto sabato. E quella del “Benito Stirpe” sarà una sfida al vertice, visto che Frosinone e Palermo occupano entrambe il primo posto in classifica in compagnia dell’Empoli. Dire che questa partita vale la promozione in A è decisamente prematuro, ma la realtà del campionato e i pronostici della vigilia sulle favorite per la vittoria del campionato contribuiscono a inquadrare la partita come il match clou della giornata. E lo dicono anche i numeri delle due capolista in questione: il Frosinone, secondo quanto stimato dagli analisti di Transfermarkt, ha una rosa con due soli stranieri che vale 26 milioni di euro, 3,63 milioni di euro in meno rispetto a quella del Palermo che di stranieri ne ha invece 19. Le due squadre sono in testa anche per valore delle rispettive rose, con i siciliani primi e i ciociari secondi, davanti a tutte le altre venti squadre di B. L’età media sorride alla squadra di Bruno Tedino, 25,5 anni, più bassa rispetto a quella degli uomini di Moreno Longo che è di 27,6. Rispetto all’ultima volta che Frosinone e Palermo si sono incontrate nella partita che diede il via alla rimonta rosanero, nella squadra di Tedino non ci saranno poi così tante facce nuove. In campo al “Matusa” andarono Cionek, Rispoli e Morganella, con Jajalo, Chochev e Trajkovski che subentrarono in corso d’opera. Posavec all’ora era in panchina alle spalle di Sorrentino, mentre sabato sarà in campo. Con il croato rimase a guardare i compagni giocare Balogh e anche sabato dovrebbe capitare lo stesso, visto che l’ungherese non ha ancora giocato nemmeno un minuto in questo campionato”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica” in vista del match tra Palermo e Frosinone, valevole per il primato in classifica.