Repubblica: “Il Palermo a Frosinone cerca la rivincita della «gara dei palloni»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara tra Frosinone e Palermo in programma oggi.
Squadra che vince e che si deve consolidare non si cambia. E così, nella partita contro il Frosinone che i rosanero sognano di rigiocare da quattro anni, Eugenio Corini dovrebbe confermare gli undici della svolta contro il Genoa. Oggi pomeriggio, alle 14, quella del “Benito Stirpe” è la prima occasione di rivincita dopo i play-off serie A del 2018 dei “palloni in campo”. Una gara in cui il Palermo cerca conferme e punti prima di andare a Manchester per il ritiro nella tana del City della prossima settimana. Quindi, salvo sorprese, la formazione che scenderà in campo contro Fabio Grosso è composta da Pigliacelli, eroe della vittoria contro il Genoa, tra i pali; una difesa a quattro con Marconi e Nedelcearu centrali, Buttaro a destra e Mateju a sinistra; le tre “S” Stulac, Saric e Segre in mediana e il terzetto d’attacco composto da Di Mariano a sinistra ed Elia a destra, a supporto di Brunori.
Il reparto difensivo, complice l’abbondanza con 8 convocati, Crivello e Peretti lasciati a casa e Devetak e Accardi ancora indisponibili, è quello in cui Corinia vrebbe più scelta. Ma i giochi sembrano essere fatti. L’ottima condizione di forma di Ivan Marconi – con lui in campo il Palermo ha subito solo ungol in tre partite e non ha mai perso – porterà il tecnico rosanero a confermare il centrale di piede mancino, accanto al quale anche Nedelcearu sembra più sicuro. Mentre Bettella, di rientro dalla squalifica, si siederà in panchina e avrà più tempo per ambientarsi. Allo stesso modo Corini è stato chiaro sul laterale della nazionale ceca Ales Mateju, in vantaggio su Sala, e un suo pupillo venuto a Palermo per le garanzie e la duttilità che può offrire: «Il suo acquisto è figlio del fatto che conoscessi già le sue qualità e la sua adattabilità a tutti i ruoli di difesa – ha detto Corini in sede di presentazione della gara di oggi – avevo bisogno di un elemento solido con grande attitudine difensiva, che mi fornisse garanzie in copertura e nei duelli uno contro uno».
A dissipare ogni dubbio nella fase offensiva ci ha pensato invece un caso fortuito, cioè l’affaticamento muscolare che ha costretto Valente a rimanere a Palermo in via precauzionale. Anche se il tecnico rosanero è stato chiaro su due opzioni da sfruttare a gara in corso, come si è visto già nella vittoria contro il Genoa: «Vido e Soleri possono giocare sia come punte esterne che come punte centrali e ci offrono la possibilità di poter cambiare assetto tattico anche in base alla lettura della partita», ha detto Corini. Dall’altra parte, oltre a Grosso, il Palermo troverà il polacco Szyminski, che per ironia della sorte la sera del 16 giugno del 2018 indossava la maglia rosanero nella finale dei veleni, quando i rosa recriminarono per un rigore negato e poi per il lancio dei palloni in campo dalla panchina del Frosinone, finito in mondovisione. Allora, la vicenda finì in tribunale tra polemiche e accuse che culminarono con una multa per la società ciociara e due turni casalinghi dello “Stirpe” giocati a porte chiuse. Ed è quella l’unica vittoria dei ciociari contro il Palermo in otto precedenti, sei dei quali vinti dai rosanero e uno finito in pareggio. Il Frosinone dovrebbe schierare Turati tra i pali, con i quattro difensori che saranno Sampirisi, Lucioni, l’ex Szyminski e Cotali; a centrocampo sicuri Boloca e Garritano e poi un ballot[1]taggio tra il rientrante Kone e Lulic; in attacco ci sarà Caso e poi altri due ballottaggi: tra Roberto Insigne, fratello dell’ex capitano del Napoli, e Ciervo per l’esterno di destra e tra Mulattieri e l’ex del Catania Moro per il ruolo di punta centrale.