Repubblica: “Il nuovo Palermo schiera tre attaccanti. Giornate interminabili a Boccadifalco… I dettagli”
Stellone è pronto a cambiare modulo. Il tecnico rosanero per la sua prima contro il Bari ha schierato il 4-4-1-1, ma contro la Ternana dovrebbe passare al tridente offensivo. Nella giornata di ieri ha lavorato a lungo per spiegare diversi concetti ai calciatori, però senza caricarli di lavoro visto che la tenuta fisica è precaria a causa del carico di lavoro svolto durante l’era Tedino. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Repubblica”:
“A Stellone piace cambiare moduli (e look). Ieri lungo allenamento per spiegare la sua filosofia di gioco e colloqui coi giocatori. Con la Ternana si rivedrà la difesa a quattro e il tridente. Il siparietto di lunedì con tute e magliette a causa della divisa del Bari. Ha cambiato sistema di gioco tante volte quante l’abbigliamento per la sua prima partita sulla panchina del Palermo Roberto Stellone. E non è un modo di dire, visto che al suo esordio il tecnico si è imbattuto in un equivoco cromatico con gli arbitri. Al suo ingresso in campo tuta e polo bianca rischiavano di confondere l’assistente dell’arbitro nella segnalazione del fuorigioco, Visto che anche la maglia del Bari era bianca, poi con la tuta blu sentiva caldo e per questo ha terminato la partita con la polo nera. Una facilità di adattamento che Stellone vorrebbe che imparassero alla svelta anche i suoi giocatori. Lunedì il Palermo ha provato almeno quattro sistemi di gioco, passando dalla difesa a quattro di inizio partita a quella a tre nel corso dell’inizio del secondo tempo, da due punte pure a un tridente ibrido. Stellone sa che di tempo per trovare la quadratura del cerchio non ce n’è. E per questo anche ieri, come era capitato il giorno della sua prima seduta di allenamento, ha lavorato per tutto il pomeriggio fino a quando la visibilità glielo ha permesso. Il centro sportivo di Boccadifalco non ha illuminazione per il campo, altrimenti verosimilmente Stellone avrebbe anche continuato. L’accortezza principale, però, è quella di non sovraccaricare le gambe dei giocatori già al limite della sopportazione non solo per le tante partite disputate, ma anche per i diversi cambi di preparazione atletica che a guardare gli infortuni che continuano a ripetersi non hanno sortito gli effetti sperati. La parte più grossa del lavoro del nuovo Palermo di Stellone, quindi, è sui principi di gioco: l’idea è quella intravista contro il Bari e si ripartirà dalla difesa a quattro anche contro la Ternana dopodomani. Qualche problema nelle coperture difensive si è visto lunedì sera, ma più per errori di posizionamento in campo che per colpa del modulo. Ma Stellone vuole sistemare anche questo aspetto partendo però dall’attacco. Le cose migliori i rosanero le hanno fatte con Moreo, Coronado e La Gumina contemporaneamente in campo. Con il primo che si scambiava spesso la posizione con il brasiliano e il palermitano terminale offensivo incaricato sempre di stare il più possibile vicino alla porta degli avversari. Occupazione degli spazi in campo e verticalizzazione come nel gol di La Gumina che Stellone vorrebbe alla base del nuovo Palermo, intanto per le prossime tre partite. E se poi dovesse servire anche per i playoff. Altro aspetto del lavoro di Stellone è quello di spiegare tantissimo le sue idee ai giocatori, sia in gruppo che singolarmente. Ieri lo ha fatto spesso partendo dai portieri, provando a sentire le sensazioni sia di Posavec che di Pomini, fino agli attaccanti cercando di trasmettere quello che secondo lui è più utile al Palermo per provare a centrare la promozione diretta. La difficoltà più grossa, però, è legata alle condizioni della squadra. Per evitare altri infortuni ieri Stellone ha diviso il gruppo in due: i nove titolari andati in campo contro il Bari senza Pomini e Struna, quest’ultimo infortunato, hanno lavorato sul campo, ma senza il pallone. Applicazione degli stessi concetti tattici con la palla e nel test contro la Primavera, invece, per tutti gli altri, schierati con il 4- 3- 3: Accardi, Dawidowicz, Ingegneri e Szyminski in difesa; Morganella, Fiordilino e Fiore a centrocampo; Balogh, Moreo e Trajkovski in attacco”.