L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul calciomercato del Palermo e in particolar modo sulla difesa con l’arrivo di Lucioni e Ceccaroni.
Il Palermo ha cambiato pelle e adesso Corini ha a disposizione tante opzioni di modulo. Con i due colpi della difesa Lucioni e Ceccaroni, che ha firmato ieri, e con gli arrivi di Mancuso, Vasic e quello imminente di Roberto Insigne, i rosanero sono già un’altra squadra e hanno tanti assetti di gioco che potranno essere consolidati in un mese di preparazione.
In pochi giorni il Palermo non solo ha comprato cinque titolari, ma ha gettato le basi per dare al suo allenatore una rosa in grado di interpretare più moduli, a partire dal 4-3-3 con due esterni d’attacco, oppure con un trequartista dietro le due punte. Nel dettaglio, è stata stravolta la difesa, il reparto più altalenante che aveva bisogno di rinforzi di categoria. Sono arrivati due giocatori di spessore, Fabio Lucioni, che in B ha centrato 4 promozioni, e Pietro Ceccaroni, che ha lasciato Venezia nell’indifferenza, ma che fino a due anni prima era stato un protagonista assoluto, guadagnandosi l’appellativo di “CeccaWall”.
Entrambi arrivano a Palermo per fare i titolari. Lucioni come centrale di destra, l’ex Venezia, mancino, come centrale di sinistra. Una scelta che relegherebbe Nedelcearu, Marconi e Graves Jensen come seconde linee. A meno di non giocare con il caro vecchio 3-5-2, in cui Lucioni farebbe il perno centrale, Ceccaroni il braccetto di sinistra e Mateju quello di destra. In ogni caso, per completa re il reparto servono comunque degli esterni, soprattutto a sinistra, dove il Palermo ha solo Aurelio e sta seguendo giocatori come Beruatto del Pisa e Di Chiara della Reggina, in piena crisi societaria.